Una medaglia d’argento a tredici anni, al debutto sul ring, è “il primo mattone di una crescita sportiva”. Il commento del suo tecnico Cataldo Quero evidenzia la prestazione di Dejan Caramia al Torneo Nazionale Italia “Alberto Mura”. Nell’evento indetto dalla Federboxe nazionale, tenutosi a Cascia, l’atleta tarantino della categoria School Boy 40 kg ha mostrato temperamento e convinzione nella finale che l’ha visto opposto al campano Alfonso Marrazzo. Il prodotto del vivaio rossoblù ha pagato rispetto all’avversario il leggero gap agonistico, visto che Marrazzo era scaldato dalla prestazione precedente, vincente nei confronti di Yasin El Gana. Da far suo, invece, Caramia non avendo avversari, si è trovato catapultato come matricola agonistica nella finale della seconda competizione nazionale più importante della boxe dopo gli “Assoluti”. Resta per lui un argento che è “ossigeno” nella sua salita che è agli albori della boxe.
Le altre prestazioni della scuola Quero-Chiloiro al Torneo Nazionale Italia hanno registrato sconfitte, ma corroborate da orgoglio e disciplina. Cosimo Solito, entrato sette mesi fa nella palestra Quero-Chiloiro, è stato battuto dal toscano Manuel Boldrini nel turno preliminare della categoria School Boy 54 kg. Nei 50 kg della stessa categoria Claudio Dell’Aglia è invece stato piegato in semifinale dal laziale delle Fiamme Oro Michelangelo Vermut. In questo confronto il tarantino neo tredicenne si è battuto ammirevolmente, spingendo i giudici ad emettere un verdetto legato all’equilibrio dell’incontro. Nella categoria Junior, esattamente nei 54 kg, il tarantino Emilio Malecore, ha pagato gli effetti della sua lotta contro il peso da raggiungere per affrancarsi all’evento del torneo Italia. Gli effetti sono stati condizionanti per il talento della scuderia Quero-Chiloiro con la quale fa boxe da sei anni. Un verdetto opinabile lo ha costretto alla sconfitta nei confronti del toscano Tiziano Bernardeschi.
Quella del Torneo Italia, oltre le sconfitte, “ha comunque rappresentato una esperienza positiva per i miei atleti, in un contesto dimostrativo della crescita della boxe giovanile nazionale, frutto del lavoro attuato con massimo impegno unicamente da parte delle società sportive” evidenzia il tecnico Cataldo Quero, responsabile dell’area tecnica della Federazione pugliese.
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