Il consigliere comunale di Taranto e segretario cittadino della Lega, Francesco Battista, commenta la situazione dell’ospedale San Cataldo.
È notizia dei giorni scorsi che il direttore dei lavori dell’Ospedale San Cataldo, in un report trasmesso all’Asl, ha messo nero su bianco che la struttura non entrerà in esercizio prima dell’estate 2024.
Ricordo nel 2020, in piena campagna elettorale per le elezioni regionali in Puglia, quando il Presidente Emiliano si recò in diverse occasioni a posare la prima pietra, dichiarando che l’ospedale sarebbe stato operativo in 400 giorni e che avrebbe verificato questo cronoprogramma.
Siamo nel 2023 e nulla di tutto questo è accaduto.
Adesso si parla di estate 2024 ma sono sicuro che questa ulteriore data non sarà rispettata.
Ma questo purtroppo non è l’unico problema.
Vorrei chiedere al Presidente Emiliano, visto il recente blocco delle assunzioni, dove ha intenzione di reperire il personale per poter garantire i servizi sanitari visto la vastità del nuovo ospedale?
Se il progetto è utilizzare il personale in servizio al Ss. Annunziata a mio parere non sarà sufficiente perché la tabella organica attuale non è sufficiente per coprire le esigenze sanitarie del Ss Annunziata, figuriamoci del San Cataldo.
Inoltre il personale medico, oss ed infermieristico è già oberato di lavoro e costretto a turni estenuanti per garantire i servizi essenziali come gli oltre 200 ingressi giornalieri al Pronto Soccorso che, tra l’altro, a fine mese sarà orfano anche di un Direttore.
Pertanto il Presidente Emiliano, al netto del blocco delle assunzioni previsto dalla delibera di giunta regionale, dovrebbe bandire, in via del tutto eccezionale, un concorso riservato all’Asl di Taranto per assumere il personale che dovrà prestare servizio al San Cataldo perché altrimenti, oltre ai tempi necessari alla conclusione dei lavori e all’acquisto delle attrezzature, dovremmo aspettare altri anni e il San Cataldo rischierebbe di diventare una nuova Cattedrale nel deserto.
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