AUMENTO DI STIPENDIO AL CAPO DI GABINETTO, L’OPPOSIZIONE INSORGE

I PARTITI DI CENTROSINISTRA: "SEGNALEREMO ALLA CORTE DEI CONTI". FORNARO: "QUASI HO NOSTALGIA DI ABBATE"

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L’opposizione di centrosinistra insorge contro l’aumento di stipendio al Capo di Gabinetto del Comune di Taranto.

 Mentre da un lato l’Amministrazione Comunale invia cartelle esattoriali a persone ammalate e in difficoltà economica chiedendo esosi pagamenti ai pazienti destinatari di servizi domiciliari adi e sad e  invia lo  sfratto esecutivo a  quattro anziani che sperimentano un’esperienza di cohousing in un immobile di proprietà comunale, dall’altro si aumenta il compenso al capo di gabinetto e lo si equipara alla retribuzione tabellare prevista per i dirigenti.
E’ questa la discutibile decisione presa con la delibera  numero 72 del 01 marzo ultimo scorso dalla Giunta Comunale.  Vale la pena rilevare, al solo fine di cronaca, che l’attuale capo di gabinetto, nell’arco di pochi mesi è passata  dal ruolo di staffista, a quello di funzionario in provincia a  quello  di capo di gabinetto del comune di Taranto, fino a riscuotere oggi lo stesso stipendio di dirigenti vincitori di concorso e con notevole esperienza.
Melucci continua a sorprenderci per la gestione personalizzata e privatistica che ha della cosa pubblica. Sottoporremo alla Corte dei Conti la valutazione della legittimità  di questa decisione che, ripetiamo, noi riteniamo inaccettabile.
Gianni Liviano
Enzo Di Gregorio
Lucio Lonoce
luca Contrario
Antonio Lenti
Mario Odone

Al coro di critiche si aggiunge anche la consigliera Stefania Fornaro.

Ho appreso durante lo svolgimento di una commissione consiliare della decisione presa con la delibera numero 72 del 01 marzo ultimo scorso dalla Giunta Comunale.

In un momento come questo in cui la macchina amministrativa avrebbe bisogno di altro personale, in cui la citta’, le imprese chiedono aiuto, vengono previsti aumenti di stipendio al neo capo di gabinetto e lo si equipara alla retribuzione tabellare prevista per i dirigenti. Qualsiasi sia la motivazione, fosse anche quella della gigantesca esperienza, non puo’ giustificare tale decisione. Provai, in occasione del bilancio, a proporre un emendamento per aiutare le attivita’ commerciali. Emendamento tecnico e che mirava a spostare delle risorse da alcuni capitoli per rispondere ad un grido di dolore e fui sonoramente ripresa e tacciata.

Mi chiedo ora se gli stessi che al momento della nomina del Capo di gabinetto hanno gridato allo scandalo e hanno rischiato l’incompatibilita’, oggi resteranno in silenzio. E la destra? Dove siete? Quasi quasi che ho la nostalgia di ABBATE.

STEFANIA FORNARO

CON TARANTO

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