Ieri era quindicesima giornata nazionale del malato oncologico.Ma c’è stato poco da festeggiare, come sottolinea Pasquale Rizzi, presidente dell’associazione dei pazienti oncologici dell’ospedale San Pio di Castellaneta Echeo Onlus.
Si proprio quel malato – scrive – che in questo periodo di pandemia sembra che in molti hanno dimenticato. Si proprio quel malato che ha vissuto e vive un’atmosfera surreale fatta di ansie e preoccupazioni per un futuro incerto e pieno di incognite. Ho raccolto in questi mesi racconti di uomini e donne che non sapevano cosa il destino avesse in serbo per loro. Quelli che come noi cosiddetti “sani” considerano il ritorno alla normalità come un diritto sacrosanto, per un paziente oncologico rimane sempre una meta da raggiungere, un traguardo in fondo al tunnel che sembra irraggiungibile. I piccoli passi, i piccoli successi di ogni giorno, le piccole scommesse vinte, il semplice sorriso che solca il sorriso quasi a vergognarsene, quel ciao detto da chi meno te lo aspetti, questi sono i grandi momenti belli per un malato oncologico. Che la giornata aiuti tutti a meditare su questi nostri fratelli e sorelle oltre che fare sentire loro tutto il nostro affetto che nasce dal cuore.
Pasquale Rizzi presidente dell’associazione dei pazienti oncologici dell’ospedale San Pio di Castellaneta Echeo Onlus
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