ARSENALE, FUNZIONE PUBBLICA CGIL LANCIA L’ALLARME: “FUTURO INCERTO”
Indetta per giovedì mattina una conferenza stampa: sarà presente il coordinatore nazionale Francesco Quinti. Le preoccupazioni espresse da Lorenzo Caldaralo, che rilancia il progetto della Scuola allievi giovani operai
La Funzione Pubblica CGIL lancia l’allarme sul futuro dell’Arsenale di Taranto.
Mancano 500 persone all’appello e tutti gli investimenti previsti per la struttura del Ministero della Difesa sono rimasti esclusivamente sulla carta – dice Lorenzo Caldaralo, segretario della Funzione Pubblica CGIL di Taranto – e in questa condizione il futuro di uno dei più grandi insediamenti produttivi della città rischia di impoverirsi ulteriormente senza aver traguardato un disegno preciso sulla sua connotazione, tra le incognite occupazionali, produttive e quelle di un utilizzo culturale (leggi Musealizzazione – ndr).
Gli interventi di ristrutturazione e ammodernamento previsti dal Piano Brin procedono a rilento – dice ancora il referente della Funzione Pubblica – ed è del tutto sconosciuto il progetto che i vertici del Ministero hanno sull’Arsenale di Taranto. Un paradosso contemporaneo per la città che ha fame di nuova occupazione e forme di ulteriore formazione.
La Funzione Pubblica CGIL dunque torna in assemblea davanti ai lavoratori a rilanciare la vertenza del settore assieme ai vertici nazionali del sindacato.
Il turn over che abbiamo chiesto a più riprese era la garanzia per tutti: i lavoratori che sono ancora dentro, e quelli che premono alle porte del mercato del lavoro in attesa di una risposta possibile – sottolinea Caldaralo – Per questo avevamo proposto l’apertura all’esterno della Scuola Allievi Giovani Operai per ridare slancio alle attività dell’insediamento produttivo tarantino e per formare sul territorio giovani disoccupati in grado di attività tecniche uniche come quelle che si svolgono all’interno degli Arsenali italiani.
Una rivendicazione che passa anche tra le pieghe del nuovo contratto nazionale di lavoro dei dipendenti del Ministero della Difesa, che archiviate le strettoie della Legge Brunetta riconsegna nelle mani delle RSU aziendali anche ampi margini di manovra nella contrattazione di secondo livello.
Intendiamo difendere e rilanciare quel luogo che non è solo storia ma anche presente – sottolinea Caldaralo – e per questo abbiamo una piattaforma precisa che sottoporremmo all’attenzione dei lavoratori nell’assemblea che si terrà giovedì mattina, 15 marzo, nell’Aula Magna della scuola allievi operai dell’Arsenale di Taranto.
Prima dell’Assemblea il segretario provinciale della FP CGIL di Taranto, Lorenzo Caldaralo, il coordinatore provinciale del settore difesa Domenico Bellangino e il coordinatore nazionale della FP CGIL settore difesa Francesco Quinti, incontreranno la stampa alle 9.30 davanti all’ingresso principale dell’Arsenale di Taranto.
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