Una mitraglietta tipo Mab calibro 9, diciassette pistole, di cui quattro lanciarazzi, anche dotate di silenziatori, un fucile, una carabina, una sciabola, una baionetta: sono le armi, molte prive di matricola o con matricola abrasa e alcune a salve o modificate, sequestrate in un box di pertinenza di un’abitazione a Ruvo di Puglia (Bari) nell’ambito dell’indagine della Dda di Lecce che lo scorso 13 maggio ha portato all’arresto dell’ex gip di Bari Giuseppe De Benedictis e del caporal maggiore scelto dell’Esercito Antonio Serafino. Lo stabile dove sono state trovate le armi è risultato nella disponibilità di Serafino
Il sequestro delle armi è stato eseguito dalla Squadra mobile di Bari lo scorso 22 giugno, a seguito di un decreto di perquisizione emesso dai magistrati salentini. Gli accertamenti balistici dovranno ora verificare di chi fossero nella disponibilità e stabilire se le armi “siano state utilizzate in episodi delittuosi”. Oltre alle armi sono stati sequestrati parti di arma (canna, otturatori, cartuccere, caricatori per armi da guerra) e munizionamento di vario calibro, anche da guerra. Tutto il materiale sequestrato – dicono gli investigatori – si presentava in perfetto stato di conservazione.
Le armi si trovavano in un baule militare di colore rosso custodito in un armadietto chiuso con un lucchetto. (ANSA).
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