“La produzione delle lamiere in ArcelorMittal a Taranto oggi è ferma a causa dello sciopero”. Lo dice all’AGI Gennaro Oliva, coordinatore di fabbrica Uilm, a proposito del primo dei due scioperi di 24 ore in corso, indetto dai sindacati metalmeccanici Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm. Due i reparti oggetto della protesta perché sottoposti a modifiche organizzative da parte dell’azienda, contestate dalle sigle di categoria. Uno è la Produzione lamiere dove ci si è fermati oggi mentre il secondo sciopero si terrà il 7 settembre al Laminatoio a freddo.
“Lo sciopero, nel primo turno, è stato compatto laddove si producono le lamiere mentre ha scioperato meno gente alla finitura, a valle della produzione – sostiene Oliva -. Non escludiamo che su questa minore adesione abbia potuto influire il clima pessimo che sta sempre più instaurando ArcelorMittal, che ieri, a poche ore dallo sciopero, ha annunciato improvvisamente che proprio la produzione lamiere si fermerà, per ora a tempo indeterminato, dall’11 settembre”.
“Tra i lavoratori c’è preoccupazione e paura – rileva il coordinatore – In ogni caso – aggiunge Oliva – lo sciopero di oggi va valutato alla fine, sui tre turni”. La cosa che troviamo assurda è l’atteggiamento del Governo, che verso ArcelorMittal non si mostra per niente risoluto e determinato come è ormai indispensabile fare verso un’azienda che disattende tutti gli impegni, non investe in nulla, tiene la gran parte della fabbrica ferma e si pone in un sistematico atteggiamento di sfida e di arroganza – conclude l’esponente Uilm -. Questa linea del Governo produrrà solo danni”. (AGI)
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