L’ha suonato con delicatezza e ammirazione, esprimendo il proprio stupore per la bellezza dell’antico strumento.
Il grande Zucchero, una delle star più famose della musica internazionale ha fatto una visita a sorpresa alla cattedrale di San Cataldo di Taranto.
Dopo aver raggiunto la provincia jonica per un concerto che lo ha visto protagonista alle Cantine San Marzano di cui abbiamo parlato nei nostri telegiornali e sui nostri siti con grandissimo successo di visualizzazioni, Adelmo Fornaciari ha raggiunto il Duomo di Taranto.
Accompagnato da don Emanuele Ferro, parroco della Città Vecchia, Elena Modio del giornale diocesano Nuovo Dialogo e dall’operatore culturale Luca Adamo, il popolare artista ha rimarcato la bellezza del Cappellone riaffermando di non conoscerlo.
Poi Zucchero si è incuriosito per la presenza dello splendido organo monumentale del Seicento, che di recente aveva subito un’opera di restauro e non ha resistito al desiderio di mettersi a suonare, complice l’invito di Don Emanuele.
La sua visita tarantina è terminata con la visita della cripta e un saluto veloce agli operai che si stanno occupando del restauro della Basilica come vediamo nei video e nelle foto pubblicati dal giornale diocesano.
VISITA ANCHE ALLE GRAVINE DI LATERZA
Zucchero è stato accontentato in un’altra sua richiesta: visitare un luogo naturalistico di pace. Questo è stato individuato dal planning proposto da Luca Adamo nell’Oasi Lipu di Laterza. Qui Zucchero ha potuto ammirare gli anfratti naturalistici e l’affaccio a cielo aperto sui «canyon» della Murgia, ovvero la terra delle gravine.
«Un luogo di incanto, che ha colpito l’artista, la cui presenza nella nostra Laterza ci ha inorgoglito» ha commentato a la «Gazzetta» il responsabile dell’Info point di Laterza Nicola Zilio. «L’immensità della gravina e il luogo abitato da flora e fauna Grotta Croce, particolarmente, lo hanno colpito» testimonia Zilio.