La Zes Jonica, i benefici per le aziende che vi vorranno investire ma anche gli aspetti meramente tecnici che caratterizzano le zone economiche speciali: sono stati questi i temi al centro del confronto in Confindustria Taranto fra l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Cosimo Borraccino, il prof. Francesco Scialpi ( della task force istituita per la Zes dalla Regione Puglia) e una delegazione di imprenditori.
Nel corso del dibattito, presieduto dal Presidente di Confindustria Antonio Marinaro, sono state rappresentate le peculiarità della Zes in cui ricade Taranto, una zona logistica definita interregionale in quanto si allarga anche alla Basilicata (la parte lucana comprende Ferrandina e la Val Basento, in provincia di Matera fino a Potenza nell’area da Melfi a Tito) e che ha quali snodi logistici e strategici in primis il Porto di Taranto, l’Aeroporto di Grottaglie e il Centro Intermodale di Francavilla Fontana.
L’auspicio finale, dopo il dibattito vero e proprio che ha messo in luce anche le difficoltà riscontrate dalla Regione nel far percepire agli stakeholder ( i Comuni interessati in primis) i reali vantaggi che derivano dall’istituzione delle Zes, è che la zona economica speciale possa diventare quanto prima per l’area ionica uno strumento di crescita, anche occupazionale, incentivando investimenti da parte di aziende e imprenditori non soltanto locali, ma anche italiani ed esteri.
“Al momento – ha dichiarato l’assessore Borraccino – il nostro primo interlocutore è Confindustria, in quanto collettore delle istanze e delle capacità di investimento delle imprese, che saranno le reali protagoniste. La vera sfida, tuttavia – ha aggiunto – sarà quella di attrarre aziende esterne, avviando un’attività di marketing che possa rendere maggiormente attrattivo il territorio interessato agli investimenti, che dovranno essere impostati su scelte prevalentemente green ”.
Per le ZES saranno previsti incentivi economici, in termini di credito di imposta sugli investimenti realizzati entro il 31 dicembre 2020, entro la soglia massima di 50 milioni di euro di investimento. Per le imprese manifatturiere, logistico-distributive e di servizi che si insedieranno, ( oltre all’auspicato insediamento di start up e la creazione di imprese prevalentemente high tech), sono previsti benefici fiscali, procedure facilitate e semplificazioni amministrative per un’azione di effettiva sburocratizzazione dei consueti iter.
Il Presidente Marinaro, nel concludere l’incontro, ha sottolineato la valenza assunta dalla Zes in una chiave di sviluppo rivolta ad una maggiore apertura all’esterno, sottolineando come il rilancio dello sviluppo industriale di un territorio non possa essere affidato solo alla capacità endogena di un sistema economico locale.
Quindi, ottemperando alle specifiche richieste dei due rappresentanti della Regione Puglia in tal senso, ha garantito – anche facendo sintesi di quanto emerso al termine del dibattito – un contributo in termini di proposte da parte di Confindustria, da prendere in esame anche in successivi incontri in un’ottica di reciproca e costante collaborazione.