Terminano la prossima settimana i 40 giorni di tempo previsti dalla procedura nei quali la richiesta di concessione dell’area dello yard ex Belleli a Taranto da parte del gruppo industriale Ferretti, specializzato nella costruzione di yacht di lusso. L’istanza di Ferretti era stata pubblicato sull’albo pretorio dell’Authority il 15 luglio scorso. “Chiusi i termini della procedura – annuncia ad AGI il presidente dell’Autorità di sistema portuale Mar Ionio, porto di Taranto, Sergio Prete – verificheremo anzitutto se sono arrivate altre richieste di concessione o se, a fronte della richiesta di Ferretti, sono state avanzate delle osservazioni. Nel primo caso, si avvia una procedura di comparazione delle istanze pervenute. Nel secondo, invece, si invia il dossier Ferretti, per gli ulteriori passaggi, al Mise, al ministero dell’Ambiente e al Tavolo del Contratto istituzionale di sviluppo per Taranto e come Autorità portuale ci riserviamo di esprimerci sulle osservazioni prima che sia rilasciata e formalizzata la concessione demaniale a Ferretti”.
“Al momento – spiega Prete ad AGI – non ci sono ulteriori istanze di concessione, nè osservazioni. Ma va tenuto pure presente il periodo. Siamo ancora sotto ferie. E in ogni caso, di prassi una richiesta concorrente o le osservazioni vengono sempre presentate gli ultimissimi giorni, se non proprio qualche ora prima della scadenza”. “Non appena si chiuderà, da parte dell’Authority, la procedura della pubblicazione dell’istanza di concessione di Ferretti, convocheremo il Tavolo del Cis. Contiamo di farlo ai primi di settembre” annuncia sul punto ad AGI il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega alla programmazione economica, Mario Turco, coordinatore del Tavolo istituzionale Taranto. A fine maggio, con la riprogrammazione dei fondi del Cis, che nasce da una legge del 2015 ed ha una dotazione complessiva di circa un miliardo per interventi nelle bonifiche, portualità, sanità, nuove iniziative industriali, riqualificazione urbana e Università, il progetto Ferretti è entrato ufficialmente nel Contratto di sviluppo per Taranto. Previsti circa 85 milioni per l’investimento ed un’altra quarantina per completare l’azione di bonifica dello yard, che affaccia sulla rada di Mar Grande. Utilizzato sino a poco prima del 2000 dal gruppo Belleli di Mantova, che a Taranto per anni ha costruito e spedito grandi piattaforme petrolifere in tutto il mondo, lo yard è rimasto a lungo inutilizzato. “Un anno fa – afferma il presidente Prete – abbiamo ultimato il primo lotto della bonifica. Adesso si tratta di effettuare un nuovo intervento tenendo insieme il completamento della bonifica con l’avvio delle prime opere del progetto Ferretti, cioè le fondazioni dello stabilimento, per evitare l’allungamento dei tempi”.
“Abbiamo già rilasciato tempo addietro una prima concessione per lo yard ex Belleli. Riguarda – spiega Prete – un impianto di trattamento fanghi ma l’area chiesta non interferisce in alcun modo con quella chiesta da Ferretti”. Che, afferma ancora Prete, punta a iniziare i lavori all’inizio del 2021 per completarli, ed avere così il cantiere nautico operativo, entro 16-18 mesi. Ferretti a Taranto costruirà yacht ed occuperà – si stima – circa 400 addetti. “È la prima importante iniziativa economica per dare a Taranto una prospettiva diversa dall’attuale” rileva Turco. “Il rilancio dell’economia ha bisogno di nuovi investitori” aggiunge Turco. Il confronto con Ferretti, leader nel suo settore, relativamente al progetto Taranto è cominciato diversi mesi fa. Infine, sul fronte portuale, il presidente Prete dice ad AGI che “l’attività del terminal container, sotto la gestione della nuova società San Cataldo Terminal Container che fa capo al gruppo turco Yilport, sta andando avanti. Hanno cominciato ad operare con le gru mobili dopo che per le prime navi arrivate, sono state usate le gru di dotazione delle stesse unità. La società di Yilport – conclude Prete – sta andando avanti nella riqualificazione del terminal container e ultimamente ci ha inviato i documenti per il ripristino delle gru su rotaia usate dal precedente concessionario TCT”. (AGI)