YACHTING: BAR E DISCOTECA CHIUSI PER 20 GIORNI

I provvedimenti di temporanea sospensione della Squadra Amministrativa della Questura di Taranto

Rimarranno chiusi 20 giorni la discoteca e il  bar dello stabilimento balneare Yachting Club di San Vito, frazione marina alle porte di Taranto, dove, alcune notti fa, c’è stata una sparatoria tra pregiudicati che ha causato 10 feriti tra uomini e donne. Nel locale, in quel momento c’erano circa 300 persone.

I provvedimenti di temporanea sospensione della Squadra Amministrativa della Questura di Taranto seguono sia il fermo del pregiudicato 37enne, individuato dalla Squadra Mobile come responsabile degli spari, che la prima sanzione e la sospensione per 5 giorni già notificati dalla Polizia sempre  per il bar e per la discoteca dello Yachting Club.

“Sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, l’esplosione di colpi di arma da fuoco non solo nei confronti dei pregiudicati grottagliesi, ma anche nei confronti di altre dieci persone al fine di assicurarsi la fuga, provocando lesioni ritenute guaribili tra i 10 ed i 30 giorni, ha destato panico ed allarme tra la collettività” afferma la Questura motivando la nuova  stretta.

“Inoltre, come già contestato – prosegue la Questura di Taranto -, il responsabile della discoteca non ha sospeso l’attività da ballo, né il gestore del bar ha contingentato le presenze degli avventori al bancone della somministrazione e nell’area antistante. Persone, peraltro, senza protezione individuale”.

“Per la gravità dei fatti accaduti, per il clamore mediatico suscitato nell’opinione pubblica, la sospensione per 20 giorni delle due licenze è funzionale alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica” conclude la Questura.

In quanto all’autore della sparatoria, venuto a contrasto con altri pregiudicati presenti nel locale, pare per una donna in sua compagnia anche se sono al vaglio altre ipotesi, è accusato di duplice tentato omicidio, lesioni gravi, spari in luogo pubblico e porto e detenzione abusiva di arma da fuoco. Si tratta di Umberto Sardiello, tarantino, che la Squadra Mobile ha arrestato poche ore dopo il fatto nelle vicinanze della sua abitazione. Sottoposto a interrogatorio in carcere, Sardiello ha dichiarato di aver reagito per difendersi temendo il peggio. Il gip Rita Romano ha convalidato l’arresto. (AGI)

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