“L’attenzione del Governo e del Ministro della Difesa sulla riqualificazione e sul potenziamento degli ospedali militare e’ stata sempre alta e si è rafforzata soprattutto in questo periodo per l’emergenza da coronavirus. La visita di questa mattina è servita a comprendere la strategicita’ del presidio sanitario su un’area, come quella di Taranto, bisognosa di infrastrutture mediche anche per i noti problemi ambientali”. Questo, il primo commento del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega alla programmazione economica e agli investimenti, sen. Mario Turco, che questa mattina – 29-6-2020 -ha fatto visita al Centro Ospedaliero Militare di Taranto, che beneficerà di parte del finanziamento di 89 milioni di euro, inserito nel Dl Rilancio, volto a potenziare la sanità militare.
“Durante la visita mi sono state esposte alcune criticità strutturali e una serie di possibili interventi, come il potenziamento del laboratorio di analisi e di alcuni servizi che vengono già offerti alla società civile, nonché il recupero di alcune strutture di degenza, che potrebbero essere utilizzate per usi universitari. Particolarmente interessanti sono risultati l’ampio spazio naturalistico e archeologico, situato sempre nel Centro ospedaliero, che oltre a costituire un importante polmone verde della città, potrebbe essere polo attrattivo culturale da valorizzare”.
“E’ doveroso ringraziare – conclude l’esponete di Governo – l’Ammiraglio di Squadra Eduardo Serra, Comandante Logistico della Marina Militare, l’Ammiraglio di Divisione Salvatore Vitiello, Comandante Marittimo Sud, il Capitano di Vascello Fiorenzo Fracasso, Direttore del Centro Ospedaliero Militare, e tutti gli ufficiali che mi hanno accompagnato stamattina. Da parte mia c’è ampia disponibilità affinchè gli interventi siano realizzati con la massima celerità. L’obiettivo è consolidare il rapporto tra la Marina Militare e la città di Taranto per una crescita congiunta, puntando a rafforzare la sanità militare ponendola, in una logica di dual-use, a disposizione della cittadinanza”.