Giornata tutto sommato positiva per le squadre pugliese di serie C nella 19esima giornata del girone di andata, ultimo atto del girone.
Dividono la posta in palio nel match di alta classifica, anche l’Avellino di Braglia e il Foggia di Zeman. Successo in trasferta per il Monopoli, impostosi sulla Fidelis Andria e volato per questo al secondo posto in classifica. Pioggia di gol nella sfida tra Latina e Monterosi, terminata con il risultato di 3-3, con le due squadre che dividono però la posta in palio. Successo esterno per il Campobasso sul campo del Potenza. Fanno festa anche Taranto e Virtus Francavilla, dopo i rispettivi successi maturati contro Picerno e Juve Stabia. Franata della Turris sul campo della Paganese, con i campani che perdono terreno scivolando al terzo posto in classifica. Pareggio a reti inviolate tra Catanzaro e Vibonese. Medesimo risultato nel big match della 19a giornata tra Palermo e Bari, terminato 0-0, con i rosanero superati dal Monopoli e dunque ormai scivolati al quarto posto in classifica. Pareggio nel derby siciliano tra ACR Messina e Catania, terminato con il risultato di 2-2.
I RISULTATI:
Avellino-Foggia 2-2
Catanzaro-Vibonese 1-1
F.Andria-Monopoli 1-2
Latina-Monterosi 3-3
Paganese-Turris 1-1
Palermo-Bari 0-0
Potenza-Campobasso 0-1
Taranto-Picerno 2-0
V.Francavilla-Juve Stabia 3-0
LA CLASSIFICA:
Bari 41
Monopoli 34
Turris 33
Palermo 33
Catanzaro 32
Avellino 32
V.Francavilla 30
Foggia 28 (4 punti di penalizzazione)
Taranto 27
Picerno 26
Juve Stabia 25
Catania 24 (2 punti di penalizzazione)
Latina 22
Campobasso 21
Paganese 21
Monterosi 20
F.Andria 15
Vibonese 14
ACR Messina 14
QUI TARANTO
Il Taranto vince 2-0 contro il Picerno e torna a mettere in cascina punti preziosi in chiave salvezza, anche se al giro di boa i rossoblù si collocano in piena zona playoff. Un successo nel segno dei grandi recenti assenti: Saraniti, su assist di Versienti, da un lato, e Falcone dall’altro. Vittoria di prestigio che consente gli ionici di mettersi alle spalle il recente periodo no.
Laterza schiera i suoi con il 4-2-3-1, anche se la posizione più avanzata del solito di Giovinco lascia presupporre, per larghi tratti del match, che si tratti di un 4-4-2. In campo Versienti sulla destra, Falcone avanzato sulla sinistra. Risponde il Picerno con il classico 4-4-2 di Colucci: Reginaldo e Gerardi terminali offensivi.
Fase di studio nel corso dei primi minuti, anche se il Taranto sembra maggiormente in palla rispetto alla formazione ospite. Il più pericoloso è Saraniti che, all’undicesimo, si vede respingere sulla linea un gran colpo di testa e, un minuto più tardi, trova Viscovo sulla sua traiettoria. I lucani, invece, rispondono con De Cristofaro, la cui sassata è ben intercettata da Chiorra. Al 17’ i padroni di casa la sbloccano: cross perfetto da parte di Versienti per Saraniti la cui inzuccata, questa volta, termina in rete. La squadra di Colucci prova a reagire e alla mezz’ora ha un’occasionissima con Gerardi che tutto solo dinanzi a Chiorra fallisce incredibilmente.
Stesso leitmotiv anche nel corso della ripresa e, dopo dieci minuti circa dal nuovo fischio d’inizio, il Taranto trova il raddoppio: azione insistita di Civilleri che mette al centro per Giovinco, l’ex Renate manca la sfera, ma alle sue spalle c’è Falcone che, a porta vuota, trova il gol del 2-0 confermandosi autentica bestia nera per i lucani, trafitti anche lo scorso anno. Tanti cambi nel finale: nel Taranto da segnalare gli esordi di Barone, arrivato in rossoblù venerdì, e Cannavaro, che ha rilevato l’ottimo Civilleri. A sei minuti dal termine il Picerno sfiora la rete con l’ex Vivacqua, ma Chiorra sventa anche con l’aiuto del palo. Portiere tarantino protagonista poco dopo anche sul colpo di testa di Allegretto. Cinque minuti di recupero, ma non c’è più tempo: il Taranto vince 2-0 e torna a volare.
TARANTO – PICERNO 2-0
TARANTO (4-2-3-1): Chiorra; Versienti, Zullo (1’ st Granata, 8′ st Bellocq), Benassai, De Maria; Civilleri (36′ st Cannavaro), Marsili; Mastromonaco, Giovinco (36′ st Barone), Falcone (17′ st Labriola); Saraniti. A disp.: Antonino, Zecchino, Santarpia, Pacilli, Ghisleni, Italeng. All.: Laterza.
PICERNO (4-4-2): Viscovo; De Franco, Garcia, Alcides (13′ st Allegretto), Guerra; De Cristofaro, De Ciancio (17′ st Vivacqua), Dettori (30′ st Terranova), D’Angelo; Reginaldo (13′ st Esposito), Gerardi (30′ st Coratella). A disp.: Albertazzi, Pitarresi, Stasi, Carrà, Viviani, Setola. All.: Colucci.
ARBITRO: Bordin di Bassano del Grappa. ASSISTENTI: Pedone e Martinelli. QUARTO UFFICIALE: Taricone.
MARCATORI: 16’ pt Saraniti (T), 11′ st Falcone (T).
AMMONITI: Versienti (T) al 6’ pt, Chiorra (T) al 26′ st, Esposito (P) al 37′ st, Bellocq (T) al 49′ st.
NOTE: spettatori 2484, di cui una ventina da Picerno. Angoli: 4-2. Recuperi: 1′ pt, 5′ st.
QUI FRANCAVILLA FONTANA
Missione compiuta per la Virtus Francavilla, che travolge la Juve Stabia con un netto e perentorio 3-0, centrando l’obiettivo 30 punti al termine del girone d’andata. Le reti portano la firma di Mastropietro (doppietta) e Perez.
LA PARTITA. All’ottavo minuto cambia subito il parziale. Bella manovra offensiva di Perez, che fugge sulla destra e pennella un gran pallone in area per Mastropietro, che di testa allunga la traiettoria verso il secondo palo e fa esplodere di gioia la Nuovarredo Arena. Risponde due minuti dopo la Juve Stabia, con Eusepi che arriva al limite dell’area e calcia in diagonale: Nobile, con un gran colpo di reni, neutralizza la conclusione. Al 16′ altra occasione per gli ospiti: botta forte e tesa di Donati e altra grande risposta di Nobile, che con la mano aperta devia la sfera. Al 21’ il raddoppio della Virtus Francavilla: Miceli, per spazzare il pallone, serve Perez in avanti: il numero dieci biancazzurro, sfrutta l’indecisione di Sarri e a tu per tu non sbaglia per il 2-0. Al 24’ brivido per la formazione di Taurino: Stoppa entra in area, calcia e trova il muro Nobile, poi Pierno è provvidenziale a salvare sulla linea il tap-in a botta sicura di Panico. Al 34’ altro tentativo della Juve Stabia: ci prova Bentivegna da fuori, pallone che sfiora l’incrocio dei pali. Al 41’ Panico s’infila tra Idda e Miceli e, in girata, manda alto sopra la traversa. Poco prima dell’intervallo ci prova di nuovo Bentivegna, questa volta da fermo, ma il pallone termina alto di poco.
Partenza arrembante della Virtus nella ripresa. Al 51’ Tulissi dà il via all’azione e poi va a concludere, Sarri salva come può. Brivido clamoroso al 57’ per i biancazzurri: pallone vagante in area, poi conclusione di Panico da pochi passi ed ennesima parata strepitosa di Nobile. Al 70’ inserimento in area di Toscano, che nei pressi dell’area piccola si gira e calcia debolmente, sfiorando il clamoroso 3-0. Al 73’ cross velenoso di Pierno dalla destra, ma Perez in scivolata – e forse spinto – manca l’impatto col pallone. Terzo gol che arriva all’85’: Ekuban porta palla, premia l’inserimento di Pierno e cross del terzino destro per Mastropietro, che da zero metri batte Sarri ed esulta sotto la Curva Sud. Al 90′ c’è anche una grande occasione sui piedi di Ekuban, che ci prova ma non segna. Al triplice fischio è festa biancazzurra, Taurino sorpassa Calabro e D’Agostino e centra un traguardo storico.
QUI FOGGIA
Il Foggia non muore mai: quando tutto sembrava perduto, all’ultimo respiro Ferrante regala ai rossoneri un prezioso pareggio al Partenio.
Succede tutto nel secondo tempo. Ad aprire la partita è stato Riccardo Maniero, che al 52′ ha portato gli irpini sull’1-0: il cross di Ciancio arriva sulla testa dell’attaccante biancoverde, che con una splendida torsione sorprende Volpe. Al 62′ Di Pasquale pareggia i conti con un eurogol: il difensore recupera palla a centrocampo, poi va in percussione e fa partire una bordata che sorprende Forte. Nei satanelli si fa sentire la stanchezza e all’81’ Maniero raddoppia su un calcio di punizione dal limite. Quando la partita sembra ai titoli di coda, arriva il colpo della tigre: al 94′ Gallo serve Ferrante che va via ad un difensore biancoverde e con uno splendido diagonale chiude la partita.
Il Foggia sale a 28 punti in classifica, l’Avellino invece a 32. Per la prima volta in campionato gli irpini subiscono due gol in casa.