Il servizio di Protezione Civile della Polizia Urbana, i Vigili del Fuoco, e tutte le forze dell’ordine sono state impegnate a portare a soluzione i numerosi danni causati dal forte vento di burrasca che ha interessato Taranto.
Villa Peripato, la scuola XXV Luglio , la scuola Grazia Deledda, la scuola Europa via Pio XII,
scuola Battisti, via Ospedalicchio, via Cuniberti, via Golfo di Taranto e numerose altre arterie stradali sono state messe in sicurezza a causa della caduta di alberi caduti o calcinacci.
Un impegno coordinato che ha permesso di contenere i disagi per i cittadini. La Protezione Civile ha diramato un allerta gialla per vento anche per il 14 febbraio in ragione del quale l’amministrazione comunale manterrà operativa la centrale telefonica per garantire la massima sorveglianza e capacità d’intervento con l’impiego di mezzi attrezzati .
Evitare le zone esposte, guadagnando una posizione riparata rispetto al possibile distacco di oggetti esposti o sospesi e alla conseguente caduta di oggetti anche di piccole dimensioni e relativamente leggeri, come un vaso o una tegola.
Evitare con particolare attenzione le aree verdi e le strade alberate. L’infortunio più frequente associato alle raffiche di vento riguarda proprio la rottura di rami, anche di grandi dimensioni, che possono sia colpire direttamente la popolazione che cadere ed occupare pericolosamente le strade, creando un serio rischio anche per motociclisti ed automobilisti.
Alla guida di un’automobile o di un motoveicolo prestare particolare attenzione perché le raffiche tendono a far sbandare il veicolo.
In generale, sono particolarmente a rischio tutte le strutture mobili, specie quelle che prevedono la presenza di teli o tendoni, come impalcature, gazebo, strutture espositive o commerciali temporanee all’aperto, delle quali devono essere testate la tenuta e le assicurazioni.
Evitare di sostare su moli e pontili. Fissare opportunamente tutti gli oggetti che si trovino nelle aree aperte esposte agli effetti del vento e rischiano di essere trasportati dalle raffiche (vasi ed altri oggetti su davanzali o balconi, antenne o coperture/rivestimenti di tetti sistemati in modo precario).