Una ventina di detenuti sarebbe evasa dal carcere di Foggia nel corso della rivolta di questa mattina. Lo si apprende da fonti investigative. Nel corso della protesta, circa cinquanta detenuti sono riusciti a scappare dal carcere ma una trentina di loro è stata bloccata nelle immediate vicinanze dalle forze di polizia. I commercianti che si trovano nelle vicinanze della casa circondariale sono stati invitati dalle forze dell’ordine a chiudere i locali.
La polizia ha intercettato e arrestato poco fa, sulla tangenziale di Bari, quattro detenuti evasi questa mattina dal carcere di Foggia durante la rivolta partita in mattinata. A quanto si apprende, i quattro detenuti avrebbero rapinato un’auto per scappare da Foggia. L’auto è stata intercettata grazie al numero di targa che era stato rapidamente diffuso alle forze dell’ordine. I quattro detenuti evasi sono della provincia di Taranto.
Una rivolta è scoppiata questa mattina nel carcere di Foggia dove alcuni detenuti stanno riuscendo ad evadere venendo bloccati poco dopo all’esterno dell’istituto penitenziario dalle forze dell’ordine. A quanto si apprende i detenuti hanno divelto un cancello della ‘block house’, la zona che li separa dalla strada. Molti detenuti si stanno arrampicando sui cancelli del perimetro del carcere. Sul posto polizia, carabinieri e militari dell’esercito.
A quanto si apprende, i detenuti sono in rivolta contro le restrizioni ai colloqui con i parenti imposte per l’emergenza Coronavirus. All’esterno dell’istituto ci sono i parenti di alcuni di loro. I detenuti urlano «indulto, indulto». Inoltre è stata rapinata un’Audi di colore grigio. In 10 sono stati riportati in carcere.
«Vogliamo l’indulto e l’amnistia, non possiamo stare così con il rischio del Coronavirus. Noi viviamo peggio di voi, viviamo nell’inferno». Così uno dei detenuti che questa mattina ha partecipato alla rivolta nel carcere di Foggia. Nella casa circondariale attualmente ci sono 608 detenuti, numero al di sopra della capienza ottimale che sarebbe di 365.
«La situazione è critica, gli assistenti che non vogliono lavorare, ci tengono chiusi 24 ore su 24. Ci trattano come animali», ha detto un giovane detenuto che durante la protesta è rimasto ferito al capo. «Gli animali – ha commentato – vengono trattati meglio di noi».
(fonte LaGazzettadelMezzogiorno.it)
Protesta di un gruppo di familiari fuori dal carcere di Taranto nella mattinata: chiedono il ripristino dei colloqui e indulto per i reati minori. All’esterno della Casa Circondariale di via Magli presenti anche Carabinieri e Polizia in assetto antisommossa.