“VACCINI, NESSUN PRIVILEGIO PER I SACERDOTI”

La precisazione della Curia di Taranto

Nessun trattamento di favore per il vaccino anti Covid somministrato ai sacerdoti dell’Arcidiocesi di Taranto. Lo precisa stasera in una nota la stessa Arcidiocesi, con a capo l’arcivescovo Filippo Santoro, affermando “di non aver mai auspicato, chiesto e preteso trattamenti di favore, o corsie preferenziali e privilegiate, verso gli esponenti del clero. Ci si è solo limitati a prospettare alle autorità – afferma l’Arcidiocesi – la situazione delicata in cui gli stessi sacerdoti operano ogni giorno, a stretto contatto con le comunità di riferimento, e i potenziali rischi insiti in questa situazione”.
“Non è stato mai rivendicato in nessuna occasione, e a nessun soggetto preposto, la priorità del vaccino anti Covid ai sacerdoti – si aggiunge -. È avvenuta solo una semplice informativa della situazione. Le autorità, vagliato quanto prospettato dall’Arcidiocesi, e verificato quanto stabilito dal piano vaccinale, hanno quindi ammesso a vaccinazioni anche i sacerdoti. È così partita la programmazione delle vaccinazioni che hanno poi avuto luogo partendo dai casi dei sacerdoti più anziani e fragili”. L’Arcidiocesi di Taranto “evidenzia, a tal proposito, che il piano regionale anti Covid della Puglia ha previsto dal 22 marzo 2021 la possibilità di vaccinare il personale delle comunità religiose. Il piano fa infatti riferimento ad una serie di categorie e indica chiaramente i “Luoghi di comunità” “. Inoltre, “circa il ruolo dei sacerdoti nelle comunitá loro assegnate, l’Arcidiocesi fa presente che esso non si limita alla sola celebrazione delle messe e dei sacramenti, tutti aspetti importanti e propri del ministero sacerdotale, ma ha anche un rilievo sociale”. “Non dovrebbe sfuggire ad una attenta valutazione – sostiene ancora l’Arcidiocesi – come le parrocchie, già nella prima fase della pandemia, quando la situazione a Taranto non aveva raggiunto gli attuali livelli di criticità, siano state un importante avamposto in termini di aiuto, assistenza e solidarietà verso quanti il Covid ha ulteriormente e drammaticamente impoverito, privando tantissime persone e le loro famiglie del necessario sostentamento”. “I parroci, con i loro collaboratori ad ogni livello – sostiene l’Arcidiocesi di Taranto -,  sono stati un supporto prezioso – grazie alla carità cristiana di tantissimi benefattori – per quanti non avevano nemmeno i generi alimentari di prima necessità per se stessi e per i loro figli, spesso anche molto piccoli”. (AGI)

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