“Il pericolo serio e reale è che la tenuta sociale salti a fronte di questa grave situazione esistente in ArcelorMittal e quindi abbiamo chiesto al prefetto di Taranto di trasferire al Governo questa preoccupazione. C’è infatti una esasperazione reale, profonda, a fronte della quale non bisogna perdere più tempo, quindi o si inchioda ArcelorMittal alle proprie responsabilità oppure la si manda via, a casa, e anche velocemente”. Lo dichiara ad AGI il segretario Uilm Taranto, Antonio Talò, riassumendo la call conference che le tre sigle metalmeccaniche, Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm, hanno avuto dopo le 12 di oggi col prefetto di Taranto, Demetrio Martino.
“Col prefetto – afferma Talò – non abbiamo parlato di altri aspetti, non possiamo ogni giorno o quasi enumerare i guai ben noti e d’altra parte il prefetto conosce benissimo tutto. Il punto critico ora è l’emergenza sociale, dei lavoratori, delle famiglie”. “Ci sono migliaia di persone che, in cassa integrazione, stanno prendendo meno di 800 euro al mese e ci sono quelli che aspettano ancora la cassa dall’Inps. Con queste somme – aggiunge Talò della Uilm – è complicato gestire una famiglia, le spese, i mutui. Un prima avvisaglia l’abbiamo avuta martedì scorso, nel giorno dello sciopero, quando ci sono stati momenti di tensione all’esterno della direzione di stabilimento. Ed era qualche centinaio di persone, e quando rischiamo di avere migliaia di persone, se non corriamo alla svelta ai ripari, che accadrà? Con gente legittimamente esasperata, sarà impossibile parlare o qualcuno pensa forse di poterla calmare in qualche modo?”Al prefetto sono stati i sindacati a rivolgersi chiedendo una call. La richiesta era partita contestualmente a quella fatta al governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, col quale la call c’è stata ieri pomeriggio. (AGI)