“In queste ore ho letto, ascoltato e visto la reazione indignata di una parte della città rispetto al concretizzarsi dell’accordo per la cessione dell’Ilva al gruppo Am InvestCo”.
“Capisco la rabbia e comprendo la frustrazione di quanti protestano anche alla luce del contenuto nel contratto di governo. Tuttavia sono convinto che i cittadini di Taranto hanno colto e seguito con attenzione l’evolvere delle azioni messe in campo dal Governo per verificare se vi fossero le condizioni per annullare l’aggiudicazione del gruppo siderurgico, accertando una serie di illegittimità”.
È quanto afferma il senatore tarantino del Movimento 5 Stelle, Mario Turco.
“Dopo aver messo da parte l’irrazionalità propria di sentimenti come la delusione e la sfiducia – aggiunge Turco -, ritengo che occorra guardare con pragmatismo e responsabilità al futuro e ciò senza trascurare il profilo della tutela ambientale, da assicurarsi attraverso costanti ed efficaci attività di verifica e controllo”.
“Allo stesso tempo, sul piano tecnico, ritengo che la partita non sia ancora conclusa definitivamente. Sul contratto di affitto d’azienda, con diritto di acquisto, pendono comunque rischi, tra cui quello delle eventuali sanzioni per aiuto di Stato e le problematiche legate alla circostanza che la fabbrica è attualmente sotto sequestro e potrebbe essere confiscata al termine dei procedimenti penali in corso”.
“Di fronte a questo stato di cose – puntualizza il parlamentare ionico -, Taranto e i suoi cittadini non possono stare a guardare. Taranto, vanta un credito enorme nei confronti del Paese e personalmente voglio fare sì che la comunità che rappresento riesca a convertire tale credito in una prospettiva di rilancio economico e culturale duratura. Lavorerò per presentare al Governo un piano per la riconversione economica del nostro territorio che includa, tra l’altro, l’autonomia universitaria, la valorizzazione paesaggistica, artistica e culturale del territorio, compresa quella delle isole Cheradi, lo sviluppo del sistema aeroportuale, una zona franca che preveda agevolazioni fiscali per le imprese di settori ritenuti strategici, il potenziamento del porto e della retroportualità. Chiederò, inoltre, di mettere allo studio il riconoscimento di un credito d’imposta alle imprese ammesse in via chirografaria alla procedura fallimentare”.
“Il ministro Di Maio ha parlato di una legge speciale per Taranto e di risorse da inserire nella manovra finanziaria di ottobre; si tratta di un’apertura che personalmente intendo capitalizzare al massimo per dare un senso profondo al mio impegno politico”, afferma ancora Turco, che conclude: “Si è chiusa momentaneamente una pagina della nostra storia recente. Da domani inizia una nuova sfida per Taranto e dobbiamo essere compatti nel portare avanti le istanze che permetteranno alla città e al suo territorio di vedere il futuro in maniera diversa”.