“La strumentalizzazione politica sull’aeroporto di Grottaglie è una storia che non sembra avere fine”. E’ quanto sottolinea, in una nota, il sen. Mario Turco del Movimento 5 Stelle.
Da tempo e con cadenza periodica, si ascoltano le stesse dichiarazioni da chi ha il potere politico e gestionale di decidere l’apertura o meno ai voli civili dell’aeroporto di Grottaglie. Ogni qualvolta che si paventa tale opportunità per lo scalo jonico c’è sempre una difficoltà legata alla non adeguatezza dell’infrastruttura esistente. Si dimentica, però, che tanti sono stati negli anni gli investimenti pubblici di cui l’aeroporto di Grottaglie ha usufruito, senza però che questi abbiano prodotto i risultati sperati. Se c’è una vera volontà politica di aprire lo scalo ai voli civili lo si faccia “ora”, senza rinvii legati al termine della realizzazione di ulteriori opere di ammodernamento. Il rischio è che, ancora una volta, venga edificata una cattedrale nel deserto.Se poi non vi è sostenibilità economica per garantire l’apertura dell’aeroporto di Grottaglie sarebbe bene dirlo e destinare tali risorse alla creazione di un sistema di infrastrutture intermodale che permetta a Taranto di essere collegata in maniera efficiente ed efficace ai principali centri urbani del Paese. Taranto non merita di essere nuovamente illusa da progetti fantasiosi, irrealizzabili e faraonici, come l’interspazio, che ritengo non possa soddisfare le esigenze del territorio e creare quello sviluppo economico diffuso di cui la provincia di Taranto necessità.E’ il momento della verità. La Regione Puglia e il suo presidente, quale socio quasi totalitario di Aeroporti di Puglia, devono dire apertamente se intendono aprire o meno ai voli civili o se il “Marcello Arlotta” ha altre esclusive finalità. In caso contrario è arrivato il momento che le istituzioni locali si facciano promotori di seguire altre strade per dare dignità ad un territorio che da troppo tempo risulta isolato e fortemente penalizzato a livello di collegamenti nazionali e internazionali.