Il Sen. Mario Turco (M5S) ha presentato un’interrogazione alla Ministra per il Sud e al Ministro dello Sviluppo Economico, affinché risponda della proposta in discussione il prossimo 7 dicembre ed avente ad oggetto il de-finanziamento di circa 50 milioni di euro stanziati dal Governo Conte II per la realizzazione dell’Acquario Green a Taranto. Nel capoluogo ionico a rischio anche l’insediamento del Gruppo Ferretti, per i continui ritardi accumulati dopo la firma del contratto di sviluppo del 2020 a valle di una gara pubblica, del completamento del progetto esecutivo e della delibera del finanziamento da parte del Cipe, oltre che dell’assegnazione in concessione all’impresa leader nella nautica dell’ex area Belleli.
«La proposta della Ministra del Sud, Mara Carfagna, di portare all’ordine del giorno della prossima seduta del Cis Taranto, prevista per il prossimo 7 dicembre, la “riprogrammazione concernente la progettazione dell’Acquario Green”, è uno schiaffo alla città e ai cittadini di Taranto. È inaccettabile stralciare un progetto già finanziato per 50 milioni di euro dal Governo Conte II, che mira a creare un centro turistico multimediale di cultura del mare e di ricerca scientifica nell’ambito della biologia marina, oltre che di recupero e salvaguardia dell’area del Mar Piccolo, di storia delle civiltà del Mediterraneo, di Taranto e della Magna Grecia. L’Acquario Green rientra nel più ampio progetto di riqualificazione della città di Taranto e di un’importante area abbandonata all’interno del borgo, destinandola ad attività turistica e di ricerca. Si tratta di una fondamentale infrastruttura che mira a riconvertire sul piano economico, sociale e culturale un territorio che, con fatica, negli ultimi anni sta cercando di diversificare il suo assetto strategico.
Questa assurda proposta avviene a margine di un periodo in cui il Cis Taranto ha prodotto solo “il nulla”. Negli oltre 11 mesi trascorsi dall’insediamento della nuova governance, infatti, si registra un solo incontro in videoconferenza, con all’ordine del giorno la presa d’atto di misure già programmate e finanziate. Il progetto che si intende definanziare è già nella fase di progettazione, così come ha reso noto la Regione Puglia con nota dello scorso 29 novembre, dove la misura è definita “un progetto- bandiera nel processo di riqualificazione dell’immagine e dell’attrattività della città, in coerenza anche con lo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo del 2026”. La stessa Autorità portuale, soggetto attuatore, con nota del 30 novembre scorso, ha confermato il rispetto dei tempi di realizzazione della progettazione e della conseguente gara di affidamento. Non si comprendono, pertanto, le ragioni della proposta di definanziamento di un’opera così strategica, importante e attesa dai cittadini di Taranto.
Inoltre, dall’ordine del giorno della prossima riunione del Cis, si apprende che non è stato ancora ultimato il procedimento amministrativo di un altro importante progetto, già deliberato e finanziato dal Governo Conte II, cioè l’insediamento produttivo del Gruppo Ferretti, leader nel luxury della nautica da diporto che dovrebbe garantire oltre 200 posti di lavoro diretti, oltre la creazione di nuove filiere produttive.
Si constata, peraltro, che non è stato dato seguito alle delibere e agli impegni assunti nel 2020, in sede di Cis e Cipe, nonché all’attuazione del contratto di sviluppo e alla progettazione esecutiva già completata da diverso tempo. Questa inerzia operativa accumulata negli ultimi 11 mesi rischia di compromettere la realizzazione dell’intero investimento, oltre ad incrinare la credibilità e la reputazione dell’Italia nei confronti di un’importante impresa multinazionale presente nel nostro Paese da decenni. Tant’è che la stessa ha più volte minacciato di rinunciare all’investimento in considerazione dell’assenza di riscontro agli impegni assunti da parte dell’attuale Governo.
Il MoVimento 5 Stelle chiede alla Ministra del Sud e al Ministro dello Sviluppo Economico di riferire in Parlamento sulla non condivisibile proposta all’Ordine del Giorno e su quanto non realizzato in questi 11mesi nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo. La città di Taranto ha urgente necessità, quale area di crisi industriale complessa, di risposte certe, concrete e immediate affinché non vengano vanificati gli sforzi compiuti per il mantenimento degli equilibri sociali raggiunti così faticosamente in questi ultimi anni.
Si chiede, infine, a tutte le istituzioni territoriali, di difendere i progetti programmati e finanziati, i quali rappresentano concrete e importanti risposte alla crisi economica, sociale e culturale di Taranto. Non si può consentire che venga arrestato un processo oramai avviato di riconversione e riqualificazione mettendo in discussione decisioni già assunte e in fase di realizzazione. Questo stato di immobilismo e di incertezza non può che produrre ulteriori danni ad una popolazione delusa, abbandonata e martoriata da decenni.»
Lo ha dichiarato in un comunicato stampa il Sen. Mario Turco, Vicepresidente del MoVimento 5 Stelle e già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel Governo Conte II.