“Chiediamo che vengano accertate le cause”. È la richiesta che questa mattina hanno avanzato agli organi competenti Alessandro Marescotti e Massimo Castellana del Comitato cittadino per la salute e l’ambiente a Taranto in riferimento alle maggiori emissioni di biossido di zolfo e benzene registrate nei giorni scorsi da Arpa Puglia nel rione Tamburi di Taranto e nel siderurgico ex Ilva.
“Il 22 marzo scorso si è registrato un picco di SO2 nel quartiere Tamburi di Taranto. Il valore è giunto fino a 910 microgrammi a metro cubo di SO2” dicono gli esponenti del Comitato, riprendendo i valori riscontrati da Arpa, in relazione al biossido di zolfo. “Il vento in quella giornata soffiava da nord-ovest ed era quindi un tipico giorno in cui si poteva parlare di Wind Day – si afferma – quello registrato è il picco più elevato da quando è entrata in funzione la centralina Arpa di via Machiavelli nel quartiere Tamburi di Taranto, ossia dal 2007 a oggi”. (AGI)