Dich. del Segr. di settore Fim-Cisl Taranto Brindisi, Michele Tamburrano
VERTENZA TECNOMESSAPIA BRINDISI: In Regione l’azienda annuncia la chiusura. A rischio 148 posti di lavoro
Tecnomessapia – l’azienda che svolge attività di fuori-scalo per l’elicottero A109 Grand di Agusta Westland, oltre a quelle dei ricondizionamenti strutturali per le manutenzioni degli elicotteri e di pronto intervento nelle basi militari a supporto dell’Agusta – decide di chiudere, mettendo in discussione il futuro dei 148 dipendenti.
È quanto emerso nell’incontro odierno tenutosi a Bari, presso la sede dell’assessorato regionale al Lavoro di via Corigliano.
Tecnomessapia, attraverso Confindustria Brindisi, ha comunicato che tutte le interlocuzioni avute con possibili nuovi partners industriali hanno avuto esito negativo. Non sussistono quindi le condizioni per la ripresa delle attività lavorative con Leonardo Spa, poiché sono cessate tutte le commesse e, in generale, perché è fallito il progetto di diversificazione industriale.
Pertanto mancando le condizioni per la Cassa integrazione guadagni straordinaria, al termine del tavolo regionale – consumatosi alla presenza del componente della task force Umberto Violante, della dirigente della sezione Aree di Crisi Elisabetta Biancolillo, del dirigente della Tecnomessapia Angelo Antelmi, il referente di Confindustria Brindisi Diego Mangia e le organizzazioni sindacali di Fim Cisl Taranto Brindisi, Fiom Cgil Brindisi e Uilm Uil Brindisi – a partire dal prossimo 25 luglio saranno avviate le procedure di licenziamento collettivo per 148 unità, per cessazione attività.
La Fim Cisl – attraverso il suo operatore sindacale Angelo Cofano – ha dichiarato al tavolo la necessità di un intervento straordinario, proponendo l’adozione di un piano comune per favorire la rioccupazione dei lavoratori. «Questo è il momento di restare uniti – commenta il segretario Fim Cisl Michele Tamburrano – evitando di giocare sulla pelle dei lavoratori, non necessitano proclami di obiettivi irraggiungibili. Il sindacato ha un ruolo sociale e deve esercitarlo costruendo percorsi validi alla loro ricollocazione in base alle riconosciute competenze professionali e non illudendoli che questa o quell’altra azienda possa essere costretta a riassumerli. Tengo inoltre a ricordare che come FIM-FIOM-UILM un anno fa abbiamo redatto un report che denunciava circa 1000 posti di lavoro persi sul territorio e il sindacato tutto non può e non deve dimenticare anche questi padri di famiglia. »
A conclusione della articolata discussione, la task force si è impegnata a trasmettere il verbale d’incontro redatto al Distretto pugliese dell’aerospazio, a Leonardo spa, al Mise, affinché la proposta di costituzione del bacino di riferimento possa essere adeguatamente valutata per l’adozione degli adempimenti conseguenti, ognuno per il proprio livello di responsabilità e competenza.