TATA’, UNA SERATA DEDICATA A SCHIRINZI

Tributo al grande attore teatrale tarantino

“L’uomo che ha vissuto di più, non è colui che ha contato un maggior numero di anni, ma colui che ha più sentito la vita”– Tino Schirinzi.

Questa è la frase che ha accolto il pubblico del Tatà per | “Maestri”, serata dedicata a Tino Schirinzi e inserita nella stagione Periferie.  Alla Munchenbach insieme a Giovanni Guarino hanno guidato gli ascoltatori nei ricordi e nella vita dell’attore tarantino, immergendosi nella lettura di alcuni pezzi tratti dal libro che la stessa Alla ha scritto, “Tino Schirinzi. Un mestiere costruito sull’acqua” (Edit@,2017).

Toccare i punti salienti della sua vita, il percorso tortuoso nel teatro, le amicizie e gli amori passando per la malattia. Una malattia che non ha depresso l’artista, ma anzi gli ha dato la forza di continuare a lavorare con rinnovato coraggio. Lui definì questa sua fase come una “nuova vita artistica”. A causa del tumore aveva perso l’uso del braccio ma questo di certo non lo fermò: Schirinzi viene ricordato per il ruolo di Paganini diretto da Dante Guardamagna (”con questo braccio ho suonato il violino” esclamava).

Una grande emozione ha prevaso il teatro per la presenza in sala di alcuni parenti di Schirinzi i quali hanno offerto i loro ricordi al pubblico, rendendo giusta memoria a questo grande attore e al suo amore per il teatro.

La serata si è conclusa con i ringraziamenti di rito non solo al teatro Tatà per l’ospitalità, ma anche alla Edit@ che  ha pubblicato il libro di Alla Munchenbach, partito come una semplice tesi di laurea.

Nel foyer e nei corridoi del teatro Tatà i presenti hanno potuto ammirare una piccola esposizione fotografica che ha ritratto Schirinzi nella vita e nel lavoro.

(Francesca Leo)
PrimopianoTaTàTino Schirinzi