TARANTO, SPARATORIA PER UN REGOLAMENTO DI CONTI: UN FERITO

Espolosi da una moto (in due a bordo) colpi d'arma da fuoco. Sul posto la Polizia

Un agguato con la finalità di un regolamento di conti dopo un omicidio dello scorso giugno. È quanto emerge dalla prima ricostruzione fatta dalla Polizia dopo la sparatoria di stamattina in via Oberdan a Taranto. La vittima è il 38enne Angelo Bleve, tarantino, fratello di Antonio Bleve, accusato di omicidio e attualmente in carcere. I colpi verso Angelo Bleve sono partiti da una moto con due persone a bordo, che la Polizia avrebbe già identificato. Si tratterebbe di due pregiudicati. La vittima comunque è stata ferita non dai colpi di pistola ma dai vetri in frantumi del portone di casa. È stato infatti atteso all’uscita dall’abitazione. Il 21enne ucciso la notte del 28 giugno scorso a Taranto si chiamava Alessio Serra, vittima di uno scontro tra il suo fratellastro e Antonio Bleve, di 33 anni, che fu fermato poche ore dopo dalla Squadra Mobile in una abitazione del rione Tamburi. Dalle indagini emerse che Antonio Bleve si era recato in via Capocelatro – non lontana dalla zona dove oggi è avvenuta la sparatoria – per affrontare il suo diretto rivale. A questi avrebbe imputato una relazione con la sua ex compagna, dalla quale avrebbe avuto anche quattro figli. Il movente del delitto di giugno sarebbe quindi riconducibile a forti contrasti di natura personale. Nella strada teatro dello scontro, Antonio Bleve incontrò sia il rivale, sia il 21enne Alessio Serra che ha poi ucciso.
La vittima dell’agguato, vedendo la pistola nelle mani di Bleve e intuendo subito il peggio, si rifugiò velocemente dietro un’auto in sosta. Serra, invece, non scappò ma tentò di bloccare Bleve o, quantomeno, di disarmarlo. A quel punto, Bleve sparò quattro o cinque colpi. E così il fratellastro di Serra schivò i proiettili mentre uno dei due raggiunse al petto il 21enne, morto poco dopo il suo arrivo in ospedale. Bleve è stato prima fermato e poi arrestato con l’accusa di omicidio e tentato omicidio. La pistola usata da Antonio Bleve fu recuperata dopo il suo arresto alla periferia nord di Taranto. L’arma, una Beretta calibro 9 short, con matricola cancellata e completa di caricatore con quattro proiettili dello stesso calibro, era nascosta sotto un masso nelle campagne. (AGI)

 

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