TARANTO: NIENTE SCIOGLIMENTO, ABBATE SALVA MELUCCI

La clamorosa mossa del consigliere di Taranto senza Ilva

Nulla di fatto per lo scioglimento del consiglio comunale di Taranto con la raccolta di firme presso il notaio Monti. Alla fine sono state raccolte 16 delle 17 firme necessarie nell’ambito dell’opposizione al sindaco Rinaldo Me lucci. Si sono recati in modo compatto a firmare i consiglieri di partito democratico Movimento 5 Stelle lista con fratelli d’Italia Forza Italia lega Demos Verdi una città per cambiare. All’ultimo momento è mancata la firma del consigliere che aveva assicurato che sarebbe stato il 17º pronto a firmare ovvero Luigi Abbate di Taranto senza Ilva che ha così salvato Melucci.

 

“Non ho firmato dal notaio. Resto un consigliere comunale di opposizione, ma soprattutto un uomo libero che ha fatto saltare il banco al PD e a Michele Emiliano. Caro Presidente Emiliano, i tuoi Consiglieri potevano votare la mozione di sfiducia in Consiglio e far cadere l’amministrazione. Si sono nascosti e non l’hanno fatto. Con le firme dinnanzi al notaio il centrosinistra voleva intestarsi i meriti della caduta di Melucci, dopo aver amministrato appassionatamente con lui per sette anni. Io non faccio il vostro “pupazzo”: per questo non ho firmato”. Così, sui social, Luigi Abbate spiega perché non ha firmato dal notaio per staccare la spina al sindaco Rinaldo Melucci.

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