Domenico Matera, 50 anni, agente della Polizia penitenziaria in servizio alla II sezione del carcere di Taranto, è stato arrestato nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza. Matera è stato trovato in possesso di circa 900 grammi di hashish, 12 grammi di cocaina, oltre a un microtelefono, cavetti e dispositivi elettronici, nascosti parte nella sua auto e parte nella sua abitazione.
Secondo l’accusa, l’agente non era solo noto ai contesti criminali che operano dentro e fuori le mura della casa circondariale di via Speziale, ma era considerato una figura affidabile per la gestione dell’introduzione di sostanze stupefacenti all’interno del carcere. Il magistrato ha definito Matera un soggetto adatto a condurre attività illegali di tale delicatezza.
L’ordinanza del giudice per le indagini preliminari, composta da 7 pagine, spiega che la quantità di droga sequestrata, grazie all’intervento del cane “Basco” dell’unità cinofila, suggerisce una lunga pianificazione delle attività illecite. Matera era un punto di riferimento sicuro, capace di introdurre droga e dispositivi elettronici all’interno del carcere con minimi rischi, grazie ai legami criminali interni ed esterni costruiti nel tempo.