L’ex presidente della Provincia di Taranto, Martino Tamburrano, di Forza Italia, è stato condannato questa sera a nove anni e sei mesi dal Tribunale di Taranto, seconda sezione penale, a conclusione del processo nato con l’inchiesta denominata “T-Rex”, con la quale la Guardia di Finanza inquadrò un valzer di tangenti alla Provincia di Taranto. L’accusa è di corruzione. Sotto i riflettori degli investigatori – come riporta l’AGI – finirono l’ampliamento della discarica di “Torre Caprarica” a Grottaglie e la gara per l’affidamento del servizio integrato di igiene urbana del Comune di Sava. Due affari milionari intorno ai quali, secondo gli inquirenti, si sarebbe innescato un intreccio di tangenti e manovre illecite con fulcro proprio Martino Tamburrano. Condannati anche altri imputati: Pasquale Lonoce (imprenditore del settore di San Marzano di San Giuseppe) a 9 anni, Roberto Venuti (procuratore speciale della società “Linea Ambiente Srl” che spingeva per l’ampliamento della discarica di “Torre Caprarica”) a 8 anni e Lorenzo Natile (ex dirigente del settore pianificazione e ambiente della Provincia) a 7 anni. Per cinque anni Tamburrano e Natile sono stati interdetti dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese. Confiscata a Tamburrano un’auto Mercedes GLC e la somma di 310mila euro. In caso di impossibilità di agire sulla somma, disposti la confisca di beni mobil e immobili per un equivalente valore. Tamburrano e Lonoce sono stati invece assolti dall’imputazione relativa al servizio integrato di igiene urbana del Comune di Sava “perchè il fatto non sussiste”.