STEA: “RIESAMINARE L’AIA E RIDURRE LE EMISSIONI”

La preoccupazione dell'assessore regionale all'Ambiente dopo il vertice Regione-Arpa

“Sono dati preoccupanti quelli analizzati quest’oggi nel corso di una riunione tecnica tra il Dipartimento Ambiente della Regione e l’Arpa Puglia. L’allarme lanciato dalle associazioni ambientaliste su un possibile aumento inquinante dello stabilimento ex Ilva di Taranto, ora gruppo Arcelor-Mittal, secondo quanto reso noto nel corso dell’incontro corrisponderebbe a verità. Per cui invito il Ministero dell’Ambiente a prenderne atto e mettere in campo ogni iniziativa possibile a riportare nei limiti stabiliti e di sicurezza la quantità di tali inquinanti. La Regione Puglia non può più tollerare tale situazione e tramite gli uffici preposti chiederà un riesame dell’Aia e la riduzione dell’attività produttiva”. E’ quanto sottolinea in una nota l’assessore regionale Gianni Stea a margine della riunione cui hanno preso parte i massimi funzionari del Dipartimento Ambiente della Regione e dell’Arpa Puglia.

“In particolare – sottolinea Stea – con riferimento esclusivamente alla centralina di rilevamento denominata cockeria, si è riscontrato un aumento delle medie al primo bimestre gennaio-febbraio 2019, rispetto ad analogo bimestre dell’anno precedente. Inoltre con riferimento ai dati dei composti organici, il valore medio di 7.7 riferito presso Masseria Carmine è stato calcolato su una media di dieci mesi (gennaio-ottobre) e che allo stato sembra attestarsi su ordini di grandezza tipici a quelli antecedenti al 2012, ovvero al periodo pre-sequestro. Arpa Puglia si è impegnata a inviare quanto prima i dati completi di novembre e dicembre 2018 e i successivi del 2019. Il direttore ha chiesto inoltre di acquisire informazioni sui deposimetri utilizzati dal gestore per gli autocontrolli”.

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