L’azienda Pellegrini Spa che opera nell’ambito delle pulizie aveva chiuso un contratto con l’ex Ilva di Taranto nel 2021 basato su 1 turno lavorativo. Causa Covid, però, ha dovuto garantire la sua prestazione anche nei restanti 2 turni lavorativi all’interno di uffici, spogliatoi e mense. Lavorando quindi su 24 ore e non più su 8 la Pellegrini Spa aveva ritenuto necessario dotarsi di altro personale lavorativo straordinario assumendo i nuovi operatori con contratto a tempo determinato.
“Il percorso che come UILTuCS abbiamo avviato con la Pellegrini – si legge in una nota – è stato denso di relazioni e incontri, silenziosi e incessanti, al fine di garantire ai circa 70 nuovi operatori una sorta di stabilità professionale e occupazionale. Il lavoro è stato in concerto con la UILM di Taranto, a cui va l’apprezzamento per la loro determinazione, mettendo in campo tutte le relazioni sindacali per raggiungere un obiettivo non facile, quando cassaintegrazione e licenziamenti sono ormai le parole chiave nelle crisi industriali.
Con coerenza e pazienza, senza mai apparire, abbiamo cominciato il lavoro più complicato e difficile.
Abbiamo, dapprima, convinto la Pellegrini a mantenere gli stessi lavoratori in continuità con i contratti a tempo determinato per non disperdere le professionalità. Adesso, a partire da gennaio 2023, con la stabilizzazione dei contratti a tempo indeterminato, grazie agli accordi di prossimità, abbiamo contribuito a garantire a questi 70 lavoratori, a queste 70 famiglie, tranquillità e futuro.
Un lavoro messo in campo da tutta la UIL che ogni giorno è tra i lavoratori, tra le persone, aumentando la propria credibilità e il consenso. Grazie a questa azione possiamo dire che non ci sono cose impossibili. Per la UILTuCS l’etica non si dichiara ma si pratica!”