E’ stato condannato a 12 anni 10 mesi e 20 giorni di reclusione con il rito abbreviato Umberto Sardiello, ritenuto dal Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Taranto, Francesco Maccagnano, autore della sparatoria avvenuta lo scorso 21 luglio presso la discoteca dello yachting Club di San Vito a Taranto.
Le indagini sono state condotte dal Pubblico Ministero Enrico Bruschi.
Nell’occasione Dieci persone rimasero ferite, una in modo serio poi sottoposta ad un intervento chirurgico ad una gamba: l’uomo, accusato di duplice tentato omicidio, spari in luogo pubblico e lesioni gravi, è stato difeso dagli avvocati Salvatore Maggio e Marino Galeandro, che hanno scelto la strada del rito abbreviato per ridurre la pena di un terzo.
Sardiello, nel corso degli interrogatori, riferì al gip di essersi recato al bere un cocktail e di essere stato spintonato dal giovane poi gambizzato.
Solo il caso ha evitato una possibile strage: perché nella serata organizzata da alcuni studenti universitari erano presenti circa 300 persone. Dopo essere stato colpito con un pugno, secondo le ricostruzioni, l’uomo è caduto a terra e ha sparato alla cieca. Forse proprio perché era in basso ha colpito chi gli stava davanti alle gambe causando l’ovvio fuggi fuggi generale di tutte le persone presenti.