Sindaci Valle d’Itria: qui vacanze in sicurezza

Le parole dei sindaci di Martina Franca e Alberobello in vista della fase
Il territorio della Valle d’Itria, tra vigneti, uliveti, trulli, masserie e muretti a secco, è uno dei più attrattivi della Puglia del turismo. È la campagna non lontana da due mari: l’Adriatico e lo Jonio. Ormai questa parte della regione ha varcato da tempo i confini nazionali e si è imposta all’attenzione di un pubblico internazionale. Il turismo, voce importante per l’economia di quest’area al centro delle province di Bari, Taranto e Brindisi, da settimane sta però pesantemente soffrendo a causa del lockdown. Tuttavia da questo territorio – che negli anni ha compiuto anche un salto di qualità come infrastrutture ricettive attraverso resort prestigiosi – viene un messaggio di fiducia a poche settimane dall’avvio della fase 2. “Noi – dichiara ad AGI il sindaco di Martina Franca, Franco Ancona – dobbiamo veder che succede dal 3 maggio in poi. Se la mobilità viene consentita, secondo me il territorio della Valle d’Itria è uno dei più sicuri per eventuali vacanze per persone che si vogliono proteggere senza tuttavia rinunciare al benessere”.

Sul piano dell’offerta culturale, da metà luglio sino ai primi di agosto a Martina Franca, e in alcuni centri del circondario, si tiene da oltre 40 anni il Festival internazionale della Valle d’Itria. Un importante evento di musica apprezzato all’estero, che propone opere del “belcantismo” del ‘700 spesso sconosciute al grande pubblico. “Si farà quest’anno il Festival? Per il momento – spiega il sindaco Ancona -, è tutto confermato. La Fondazione del Festival ci ha chiesto per il periodo canonico la disponibilità del grande atrio interno di Palazzo Ducale come luogo per le rappresentazioni e domani io adotterò una delibera di giunta che assegna l’atrio. Voglio dare a questa delibera un segno beneagurante di ripresa, lo interpreto così”.Il sindaco di Alberobello, capitale dei trulli, Michele Longo, dichiara ad AGI che “quello della Valle d’Itria è un territorio dove si è abituati a rimboccarci le maniche e a lavorare sodo. È evidente che dobbiamo cercare di ripartire con una progettualità condivisa tra pubblico e privato. Io – aggiunge – sono anche delegato Anci Puglia per turismo ed è stato insediato un Osservatorio che comincerà a lavorare la prossima settimana per capire quali ripercussioni ci sono state, fare una stima più esatta dei riflessi economici e vedere come lavorare per la ripresa”. “Il bilancio – aggiunge il sindaco di Alberobello (Bari) – è pesante ovunque, non solo per il turismo. Però, restando in questo comparto, abbiamo la forza di essere un sistema, la Puglia è un’ottima regione con una immagine positiva. Alberobello, per esempio, ha destagionalizzato tantissimo. Noi possiamo ripartire in qualsiasi momento, in qualsiasi parte dell’anno”.

Per il sindaco di Martina Franca (Taranto), “per esperienza di vita, posso dire che in questo territorio è possibile stare distanziati e fruire dei servizi che in estate sono gradevoli e ai quali non vorresti rinunciare. Penso, per fare solo un esempio, ad un bel b&b con piscina dove si può stare in sicurezza dalle nostre parti. Il problema, però – aggiunge il sindaco Ancona – è come far arrivare qui le persone ed ecco perché che la questione della mobilità è importante”. “Se non ci fosse stato il lockdown – dice ancora Ancona -, in queste settimane avremmo già avuto il boom. Quello di Pasqua e Pasquetta è da sempre il primo test, poi ci sarebbe stato il 25 aprile, l’1 maggio e poi via via verso l’estate. Però, non dobbiamo disarmare”. “In videoconferenza – aggiunge il sindaco di Martina Franca – ho dialogato con gli operatori del turismo e tutti mi hanno dato questo messaggio: adesso prepariamoci per la ripartenza. Continuiamo a promuovere il territorio, la sua immagine, puntando molto sul fatto che qui è possibile fare una vacanza bella, sicura, e quindi un’esperienza che non è affollata o massiva”.
“Come ripartire? Rendendo ancora più bello il nostro paese – risponde il sindaco di Alberobello -,valorizzando e promuovendo aspetti che non sono scontati come quello di camminare e respirare aria bella, pulita. Questo è il nostro scenario. Ovviamente, la ripartenza della fase 2 andrà effettuata nel pieno rispetto delle normative. Ma noi già ora stiamo tutelando la salute delle nostre comunità”.“Nel 2019 – afferma il sindaco di Alberobello – siano andati benissimo. Alberobello ha messo a segno un aumento del 15,5 per cento contro una media regionale del 4-5 per cento. Come incremento, siamo stati secondi solo ad Ostuni, in provincia di Brindisi. Ma devo dire che anche quest’anno stava marciando bene. Eravamo quasi a regime nella prima decade di marzo, sotto Natale, e poi a gennaio e febbraio. Non ci siamo mai fermati, il settore stava lavorando”. “Qui tira moltissimo – conclude il sindaco di Alberobello – il turismo internazionale con una punta compresa tra il 48 e il 50 per cento. Abbiamo presenze dal Nord Europa, dalla Russia, dall’America, senza dimenticare i giapponesi che abbiamo sempre avuto da tempo”. (AGI)
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