SICUREZZA: DA DOMANI GLI INCONTRI ARCELOR-SINDACATI

L'esito del vertice di ieri al Mise con Di Maio
AGI) – Taranto, 16 lug. – Si terranno domani e il 18 luglio i primi incontri a Taranto tra ArcelorMittal e sindacati per individuare gli interventi di sicurezza nello stabilimento siderurgico di Taranto. Questo dopo il crollo, causa una tromba d’aria, di una gru del quarto sporgente portuale che ha causato la morte del gruista Cosimo Massaro. Lo prevede l’intesa firmata ieri a tarda ora al Mise al termine di una giornata che, presente il ministro Luigi Di Maio, prima ha visto una riunione congiunta delle parti (ArcelorMittal, Ilva in amministrazione straordinaria, sindacati), quindi un vertice ristretto chiusosi con l’accordo. Punto cardine dell’intesa, che ha richiesto diverse ore di mediazione, “la presentazione dei piani di investimenti straordinari legati alle manutenzioni ed attivazione di incontri ad hoc in tutte le aree dello stabilimento di Taranto, da estendere alle società controllate ed agli altri stabilimenti del gruppo”. “Saranno fornite alle organizzazioni sindacali – si legge nell’intesa – le azioni di natura gestionale e gli investimenti utili a far fronte alle necessità emerse. Il primo incontro è calendarizzato per mercoledì 17 presso il sito di Taranto a partire dall’area portuale”. Verranno poi effettuati incontri, si legge nell’accordo, “area per area, funzionali a verificare l’utilizzo dei lavoratori posti in cassa integrazione ordinaria, a seguito di una procedura senza accordo, per le attività di manutenzione ordinarie e straordinarie. Il primo incontro è calendarizzato per giovedì 18 presso il sito di Taranto”.  “A cadenza settimanale”, con i rappresentanti sindacali per la sicurezza sul lavoro, ci saranno altri incontri “in merito all’esperienza operativa maturata a seguito di infortuni/near miss relativamente ad eventi occorsi e ritenuti significativi dalle parti” (si intende per near miss tutto ciò che ha in se la potenzialità di poter causare un infortunio). L’accordo prevede inoltre che sia redatto “un protocollo con la partecipazione degli enti istituzionalmente preposti al controllo delle condizioni di salute e sicurezza in fabbrica al fine di individuare iniziative che possano significativamente incidere in tali ambiti”. In particolare per l’area del porto, dove due gruisti hanno perso la vita in circostanze analoghe (Massaro mercoledì scorso e Francesco Zaccaria a novembre 2012), l’accordo al Mise prevede che si arrivi alla “adozione di soluzioni tecnico/organizzative, come, per esempio, il controllo remoto, con studi di fattibilità da avviare immediatamente e di attuazione nel più breve tempo possibile, per tendere a eliminare l’esposizione dei lavoratori operanti in area portuale ai rischi legati ai fenomeni atmosferici e di straordinaria entità”. ArcelorMittal, si legge nell’accordo, ha evidenziato di avere “il maggior consenso possibile” per “superare l’attuale fase di difficoltà” caratterizzata da “condizioni di attuazione del piano ambientale”, rinnovo “della domanda di dissequestro e di facoltà d’uso dell’altoforno 2”, “sequestro del molo 4” e “la parziale operatività dell’area a caldo”. I sindacati, si legge ancora nell’intesa, hanno chiesto “un piano di investimenti tecnologici che adegui o sostituisca progressivamente gli impianti delle aree più critiche e a maggior rischio infortuni, nonché la necessità di avere dei presidii di organi di controllo e ispettivi territoriali permanenti, presso l’area dello stabilimento, inerenti la sicurezza sul lavoro”. (AGI)

 

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