Nella mattinata dell’11 novembre si è svolto un incontro tra i comitati, le associazioni, il sindacato di base FLMU-CUB ed i liberi cittadini promotori di Piano Taranto con i segretari nazionale e provinciale dell’USB, Sergio Bellavita e Francesco Rizzo.
La condizione di estrema criticità della “vertenza Ilva” – si legge in una nota delle associazioni – è stata terreno fertile per un momento di confronto e riflessioni condivise sulle rivendicazioni che cittadini e lavoratori dovranno portare, con un’unica voce, all’attenzione del Governo.Riteniamo, infatti, inaccettabile che si ceda al ricatto di Arcelor-Mittal e che, ancora una volta, Taranto venga svenduta. Nessuna trattativa sulla pelle del territorio e dei lavoratori con la multinazionale predatoria!Abbiamo convenuto sulla necessità di rivendicare insieme un Accordo di Programma che verta su due punti essenziali che non possono essere oggetto di negoziazione:1) chiusura delle fonti inquinanti con conseguente smantellamento degli impianti, bonifica e decontaminazione del sito, ad opera degli stessi lavoratori diretti e indiretti;2) garanzia della salvaguardia dei salari dei lavoratori.Invitiamo, quindi, tutta la cittadinanza e tutti i lavoratori Ilva, diretti ed indiretti, ad unirsi, in questa delicata fase, intorno a queste chiare parole d’ordine.Non c’è più tempo, pretendiamo un futuro diverso per Taranto.Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, FLMUniti-CUB, Giustizia per Taranto, Tamburi Combattenti, Taranto Respira, Tutta Mia La Città, Giorgioforever, Comitato Niobe, Collettivo Morricella e liberi cittadini.