Da ottobre 2016 è pronta la graduatoria dei circa 230 precari dell’Asl di Taranto che, a partire dal 1° gennaio 2018, avrebbero dovuto essere stabilizzati. A cinque mesi da quella data, né il direttore generale dell’Asl ionica, Stafano Rossi, né l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Michele Emiliano, né il direttore di dipartimento regionale della salute, Giancarlo Ruscitti, hanno permesso che ciò venisse messo in pratica.
Le domande che mi pongo e che rendo pubbliche sono numerose.
Per quale ragione Emiliano e Ruscitti si sono inventati un tavolo pugliese delle Asl per fare le liste dei precari, quando per Taranto, ripeto, la lista era pronta già da ottobre 2016?
Per quale ragione il presidente della Regione ha annunciato dieci giorni fa, dopo quattro mesi e mezzo, che “siamo alla vigilia delle assunzioni”, ma non succede niente? Anzi si attivano solo le assunzioni di un concorso dell’Asl di Bari per 199 infermieri, tra cui anche precari di Taranto, Brindisi e Lecce, creando problemi contrattuali non indifferenti.
Per quale motivo Ruscitti continua a gestire un tavolo (perditempo) fino al punto che all’Asl della BAT sarebbe stato affidato, per tutta la Puglia, di organizzare le liste degli aventi diritto, pur sapendo che Asl come quella di Taranto (è d’obbligo ripeterlo) è già in possesso della graduatoria dal 2016?
I precari dell’Asl di Taranto, inoltre, operano da anni negli ospedali ionici e coprono in pianta organica i posti lasciati vacanti dai pensionamenti (turnover). Stando alla circolare Madia (che si rifà al dgl 75/2017), le Asl avrebbero potuto stabilizzare i precari in autonomia, previa ricognizione, già a partire dal 1°gennaio 2018. Perché Rossi non lo ha fatto? Tra l’altro l’immediata stabilizzazione del personale era necessaria allo Stato italiano per interrompere la procedura di infrazione aperta dalla Commissione europea e dagli accordi presi con le Istituzioni comunitarie per porre fine al precariato.
Perché Ruscitti e l’assessore alla Sanità si sono inventati un tavolo regionale, impedendo di fatto quell’automatismo? E perché si sta procedendo al concorso dell’Asl di Bari per alcuni precari di tutta la regione, lasciando sospesi gli altri, che avrebbero dovuto essere stabilizzati già da cinque mesi?
La mancata adozione fino ad oggi di questo provvedimento da parte non solo dell’Asl ionica, ma della Regione Puglia, sembra fare il paio con la lentezza con cui la Sanità viene amministrata. Il tutto a discapito della tutela dei lavoratori e della salute dei cittadini.