I carabinieri del Comando provinciale di Lecce hanno eseguito oggi – 24-6-2019 – 30 ordinanze di custodia cautelare, di cui 19 in carcere e 11 agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettanti soggetti indagati per associazione di tipo mafioso. Le accuse a vario titolo riguardano anche associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, danneggiamento seguito da incendio, detenzione abusiva di armi e di materie esplodenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, ricettazione, minaccia aggravata, porto abusivo di armi, sequestro di persona e violenza privata. Tra i catturati figura anche un pregiudicato elemento di spicco della Sacra corona unita. Tra gli indagati, accusato di associazione esterna, anche il sindaco di Scorrano, Guido Nicola Stefanelli, eletto nel 2017. Secondo l’accusa avrebbe tessuto una relazione con gli esponenti del clan, grazie a Massimiliano Filippo, anche lui indagato a piede libero e dipendente dell’impresa di proprietà del primo cittadino, la “Nuova Era”. Sarebbe stato proprio Filippo a farsi portavoce delle richieste del clan presso Stefanelli e a fare da collettore dei voti che il gruppo criminale avrebbe dovuto garantire in cambio degli appalti, sia per le Amministrative del 2017 – che videro eletto proprio Stefanelli – che per le Politiche del 2018, «in favore della coalizione di centrodestra, che schierava nella circoscrizione territoriale il candidato Luciano Cariddi», del tutto estraneo alle indagini e che risultò, poi, non eletto.
Le indagini, partite nell settembre 2017 – hanno portato a delineare un’associazione mafiosa dedita ad attentati, detenzione di armi, esplosivo e droga. E, secondo il quadro accusatorio, dell’associazione mafiosa capeggiata da Giuseppe Amato, detto “Padreterno”, avrebbe fatto parte anche Mattia Capocelli, il 28enne di Maglie ucciso nella notte tra il 24 e il 25 aprile a Maglie, nei pressi di un furgone per la vendita di panini, dal 24enne Simone Paiano. Un’organizzazione che manteneva il controllo del territorio attraverso attentati dinamitardi e intimidazioni di diverso tipo, che agiva su una fetta ampia di territorio, abbracciando Maglie e Scorrano, ma estendendosi anche a Otranto e Castro, dove chiedeva il pizzo ad alcuni lidi balneari per finanziare le proprie attività illecite.
TUTTI I NOMI
L’operazione – denominata “Tornando” – è stata eseguita dai militari del Comando provinciale di Lecce coordinati dal procuratore aggiunto della Dda Guglielmo Cataldi e dal sostituto procuratore Maria Vallefuoco.
Trentassette indagati; 19 persone in carcere e 11 ai domiciliari.
In carcere sono finiti:
Giuseppe Amato, chiamato “Padreterno”, 63 anni, di Scorrano, ritenuto il capo clan;
Francesco Amato, detto “Checco”, 28 anni, di Scorrano;
Antonio De Cagna, detto “Chilla”, 47 anni, di Scorrano;
Giuseppe Grasso, 50 anni, di Lecce;
Hamid Hakim, 29 anni, di origini marocchine, ma residente a Madone (in provincia di Bergamo);
Andrea Marsella, 27 anni, di Maglie;
Luigi Antonio Maraschio, 54 anni, di Maglie;
Salvatore Maraschio, detto “Totò”, 25, di Maglie;
Donato Mega, detto “Duccio”, 37 anni, di Scorrano;
Simone Natali, 30 anni, di Scorrano;
Matteo Peluso, 27 anni, di Scorrano;
Matteo Presicce, detto “Saulle”, 27 anni, di Scorrano;
Giorgio Rausa, chiamato “Giorgino”, 24 anni, di Scorrano.
Luigi Rausa, 45 anni, di Scorrano;
Salvatore Rausa, detto “Pizzileo”, 31 anni, di Scorrano;
Matteo Rizzo, detto “Penna” o “Pennetta”, 22 anni, di Scorrano;
Giovanni Verardi, detto “Briga”, 51 anni, di Scorrano;
Ai domiciliari, sono finiti:
Daniele Antonazzo, 34 anni, di Supersano;
Andrea Carrisi, 30 anni, di Botrugno;
Marco De Vitis, 43 anni, di Supersano;
Francesca Ferrandi, 26 anni, originaria di Scorrano e residente a Madone (in provincia di Bergamo);
Gloria Fracasso, detta “Bessy”, 47 anni, di Scorrano;
Giorgio Piccinno, detto “Bambi”, 30 anni, di Scorrano;
Sarah Piccinno, 36 anni, di Scorrano;
Luca Presicce, 26 anni, di Scorrano;
Mirko Ruggeri, detto “Stromeberg”, 45 anni, di Scorrano;
Franco Frisari Tamborino, 39 anni, di Maglie;
Indagati a piede libero:
Marco Cananiello, detto “Bravo”, 21 anni, di Maglie;
Giovanni Umberto De Iaco, 21 anni, di Scorrano;
Simone De Luca, detto “Smith”, 42 anni, di Maglie;
Andrea Amato De Luca, 21 anni, originario di Scorrano;
Massimiliano Filippo, chiamato “Cuoco”, 43 anni, di Scorrano;
Gianpiero Gallone, 28 anni, di Scorrano;
Daniele Rosato, 22 anni, di Scorrano;
Luca Rosato, 24 anni, di Scorrano;
il sindaco Stefanelli, indagato a piede libero;
Matteo Zezza, 26 anni, di Scorrano.