Il personale del Commissariato Borgo ha identificato un uomo ed una donna entrambi tarantini, rispettivamente di 36 e 33 anni, che il 23 settembre scorso si sarebbero resi responsabili di un furto in un supermercato di via Mazzini.
La coppia è stata immortalata dalle telecamere di sorveglianza dell’esercizio commerciale mentre si impossessava di numerosi articoli tra generi alimentari di pregio, cosmetici ed igiene personale per un importo stimato di circa 700 euro.
Dalla visione delle immagini, sembra che i due, entrati nel negozio intorno alle 18,30, passando con estrema scaltrezza da un reparto all’altro, siano riusciti ad occultare in una grossa borsa portata a tracolla dalla donna tutta la merce rubata, per poi uscire rapidamente da una delle casse incustodite.
I poliziotti, dopo aver raccolto la denuncia del responsabile del supermercato, hanno avviato immediate indagini che ben presto hanno permesso di identificare i presunti autori del furto, peraltro già conosciuti alle Forze dell’Ordine per i loro precedenti in materia di reati contro il patrimonio, l’uomo anche per reati inerenti gli stupefacenti.
La coppia, infatti, sembrerebbe prediligere i furti nei centri commerciali, tant’è che il mese scorso entrambi sono stati denunciati dai poliziotti del Commissariato di Martina Franca per reiterati furti all’interno di un esercizio commerciale di Martina Franca.
Trasmessi gli atti all’Autorità competente, i due sono stati denunciati in stato di libertà perché ritenuti presunti responsabili del reato di furto aggravato in concorso.
Si ribadisce che per gli indagati vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.
I poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura, unitamente a personale del Dipartimento di Prevenzione SIAN dell’Asl di Taranto, nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio effettuati nel Comune di Grottaglie e finalizzati alla verifica delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, hanno proceduto all’ispezione di un ristorante etnico del posto, di cucina tipica cinese, ove hanno riscontrato gravi violazioni inerenti le norme igienico-sanitarie, tra cui la mancanza di un idoneo impianto idrico ed un cattivo stoccaggio degli alimenti, in particolare del pesce che è risultato privo di tracciabilità, con conseguente sequestro ed immediata distruzione di prodotti alimentari per un peso complessivo di circa 220 kg.
Dagli accertamenti esperiti all’interno del locale, inoltre, sarebbe emerso che la titolare della licenza commerciale si era trasferita da tempo in Cina e che di fatto il ristorante era gestito dalla sorella.
Per i motivi sopra esposti, è stata disposta la sospensione immediata dell’attività di ristorazione fino al ripristino di tutte le condizioni igienico sanitarie ed elevate sanzioni amministrative per un totale di 4.440 euro.
Ulteriori controlli sono stati effettuati, sempre nella città di Grottaglie, all’interno di due circoli ricreativi, risultati in regola con la normativa vigente ed all’interno di due bar: in uno sono state effettuate sanzioni amministrative per mancanza della cartellonistica sul divieto di fumo e per la mancata esposizione della tabella prezzi, oltre che una segnalazione all’Ispettorato del Lavoro per personale dipendente non in regola.
Nell’altro bar, invece, è stata rilevata la violazione di una norma igienico sanitaria che ha comportato una sanzione amministrativa di 1.000 euro.
I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane.