Nella mattinata del 22 luglio i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Martina Franca, supportati da militari della Stazione di Grottaglie, hanno sottoposto a fermo per indiziato di delitto un soggetto di origine serba e denunciato 3 persone, due grottagliesi e un serbo, per “ricettazione in concorso”, in quanto ritenuti coinvolti, a vario titolo, con il furto di un intero dispositivo di erogazione automatico di contanti di tipo “temporaneo”, asportato nella trascorsa notte in Marina di Tricase (LE).
L’attività, avviata dietro immediata segnalazione della Compagnia Carabinieri di Tricase, in possesso delle coordinate GPS fornite dall’antifurto satellitare del bancomat, ha visto coinvolti personale della Sezione Operativa della Compagnia CC di Martina F., della Staz. di Grottaglie e Squadrone Eliportato Cacciatori Carabinieri “Puglia”.
I malfattori, che avevano trasportato il bancomat all’interno di un capannone industriale adibito a sfasciacarrozze, sito nelle campagne di Grottaglie, sono stati sopresi dagli operanti mentre tentavano di forzarne la corazza metallica con flessibili e fiamme ossidriche.
Nel corso dell’irruzione, i militari hanno da subito arrestato A.G., trentenne di nazionalità serba, mentre 3 soggetti, riusciti a eludere il dispositivo di cinturazione, si sono dati alla fuga per le campagne. Fra questi, C.P., pregiudicato di Grottaglie, è stato riconosciuto a vista in quanto noto ai militari di Grottaglie, mentre un altro soggetto, A.A. di nazionalità serba, è stato identificato grazie ai documenti rivenuti in una delle 3 autovetture parcate nei pressi del capannone. I fuggitivi venivano denunciati in stato di irreperibilità.
E’ stato altresì denunciato il conduttore dell’attività di sfascio, D.F.A., operaio pregiudicato di Grottaglie, in quanto la ricostruzione del quadro indiziario ha consentito agli investigatori di appurare anche il suo coinvolgimento.
Oltre all’attrezzatura da scasso venivano sequestrate 3 autovetture (un Fiat Doblò, un Audi A4 SW, e una Wolksvagen Golf, tutte di dubbia provenienza o comunque utilizzate per commettere il reato) e l’intera area del rinvenimento.
La ricerca dei fuggitivi, tuttora in corso, sia nei centri abitati sia nelle campagne, anche grazie al prezioso supporto dei Carabinieri Cacciatori di “Puglia”.
Le attività di indagine stanno continuando al fine di identificare anche il terzo fuggitivo.
Il dispositivo automatico di erogazione dei contati, al cui interno vi erano circa 82.000 euro in banconote di vario taglio, è stato restituito alla società proprietaria, mentre il fermato, A.G., veniva condotto presso la Casa Circondariale di Taranto.