Alle prime luci dell’alba di questa mattina, la Squadra Mobile ha dato esecuzione a due ordinanze di applicazione della misura cautelare in carcere, emesse rispettivamente dal GIP presso il Tribunale di Taranto e dal GIP presso il Tribunale per i Minorenni di Taranto, nei confronti di un 20enne e di un 15enne, presunti responsabili, in concorso, del reato di rapina aggravata dall’uso delle armi, commessa in danno di una tabaccheria.
Nella tarda mattinata dello scorso 18 novembre, poco prima della chiusura, due uomini, con il volto travisato ed entrambi armati di pistola, si sono introdotti all’interno di una tabaccheria sita in città e, minacciando i due gestori, si sono fatti consegnare l’intero incasso della giornata.
Sul posto, dopo gli equipaggi della Squadra Volante, gli investigatori della Squadra Mobile hanno acquisito le prime determinanti informazioni dalle persone presenti ai fatti e, raccolti gli elementi offerti dalla scena del crimine, hanno avviato una rapida attività investigativa che ha consentito di concentrare l’attenzione su un soggetto 20enne, domiciliato poco lontano dallo stesso esercizio commerciale colpito.
Sulla scorta di questi primi esiti, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Taranto, la serrata attività investigativa ha consentito di individuare il presunto complice del 20enne: un minorenne con cui il primo aveva assidue frequentazioni.
Nei confronti dei due soggetti, sono scattate delle perquisizioni domiciliari che hanno consentito di rinvenire, in entrambe le abitazioni, dei capi di abbigliamento simili a quelli indossati dai due rapinatori.
Inoltre, il 20enne è stato trovato in possesso di una pistola semiautomatica calibro 7,65 con matricola abrasa, mentre il 15enne di un passamontagna compatibile con quello adoperato dai rapinatori durante l’azione criminosa.
Sulla scorta di queste ulteriori e determinanti evidenze investigative, le competenti Procure, ritenendo vi fosse un grave quadro indiziario a carico dei due soggetti quali presunti responsabili della rapina e, ritenendo sussistenti le esigenze cautelari connesse, soprattutto, al pericolo di reiterazione del medesimo reato, hanno chiesto ed ottenuto l’emissione della misura cautelare della custodia in carcere eseguita nella giornata odierna.