Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un presunto rapinatore brindisino, emessa dal gip del tribunale di Taranto Giuseppe De Francesca su richiesta del pm Filomena Di Tursi, è stata eseguita dai carabinieri della Compagnia di Manduria nei confronti di un 27enne, brindisino.
L’uomo, rinchiuso nella Casa Circondariale di Brindisi, lo scorso 3 febbraio era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, in quanto poco prima si rendeva responsabile di una rapina a mano armata, consumata in una gioielleria nel centro di Sava, in concorso con un’altra persona in fase di identificazione. I due giovani, a volto scoperto, dopo essere entrati nella gioielleria e, fingendosi interessati all’acquisto di un braccialetto in oro ed aver indotto i titolari dell’esercizio commerciale, due anziani coniugi, a mostrargli diversi monili, dietro la minaccia di una pistola, si impossessavano della merce del valore di circa 10.000 euro, dileguandosi velocemente e facendo perdere le proprie tracce.
I Carabinieri di Manduria, intervenuti sul posto, dall’esame delle immagini riprese dall’impianto di videosorveglianza presente nella gioielleria e dalla testimonianza delle vittime, indirizzavano, sin da subito, le indagini verso il brindisino che, grazie al fondamentale contributo del personale del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, veniva identificato il 27enne noto alle Forze dell’Ordine e sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di rincasare entro le ore 20,00.
L’uomo, bloccato dai Carabinieri di Brindisi, al momento di rincasare in casa e con indosso gli stessi vestiti immortalati nelle riprese delle telecamere a circuito chiuso della gioielleria, veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto e su disposizione dell’A.G. tradotto presso la Casa Circondariale brindisina.
I Carabinieri del N.O.R. della Compagnia di Manduria hanno dato esecuzione al provvedimento notificandolo al 27enne che dovrà rispondere di concorso in rapina aggravata e detenzione di una pistola, nonché della violazione alle prescrizioni impostegli dalla Sorveglianza Speciale di P.S. alla quale era sottoposto.
Sono in corso le indagini per l’identificazione del complice ed il recupero della refurtiva.