In seguito alla morte di una 23enne giovedì scorso in una baracca all’interno della gravina San Marco di Massafra (Taranto) è indagato il fidanzato e convivente della vittima, un 25enne al quale è stato notificato un avviso di garanzia per morte come conseguenza di altro reato. Il pm Antonio Natale ha disposto l’autopsia e l’iscrizione nel registro degli indagati del 25enne è un atto dovuto per consentirgli di nominare un proprio consulente. Accanto al corpo della ragazza, che sarebbe stata un abituale consumatrice di droga, c’era una siringa e si ipotizza che sia morta per un’overdose di cocaina e metadone. L’indagato avrebbe riferito agli inquirenti che al momento del decesso della giovane si trovava in quella baracca con la convivente e una terza persona con cui avrebbe dovuto condividere sostanze stupefacenti. A quanto si è appreso, il 25enne avrebbe sostenuto di essersi addormentato e al suo risveglio avrebbe trovato la fidanzata morta. Poi sarebbe tornato a casa e avrebbe chiamato i carabinieri con il telefono di sua madre. Ora i attende l’esito dell’autopsia per comprendere l’esatta causa del decesso e accertare eventuali responsabilità. (ANSA).