“Oggi primo incontro per la Commissione sulla Criminalità pugliese che, con onore, presiedo. Ho sentito e sento la responsabilità di poter davvero dare una mano sul piano politico-legislativo a chi materialmente è deputato a svolgere le indagini”.
E’ quanto afferma il presidente della stessa commissione, Renato Perrini (Fdi).
“Nessuno – sottolinea Perrini – vuole sostituirsi, né fare il poliziotto, tutti i componenti della Commissione, infatti, hanno ben chiaro il ruolo della stessa: studiare i fenomeni. Questa volta non partiamo da ‘zero’, abbiamo un lavoro già svolto dalla precedente Commissione, presieduta da Rosa Barone, e quindi prima di procedere all’audizione di prefetti, procuratori e associazioni impegnate in prima linea al contrasto alla criminalità, tutti hanno condiviso la mia proposta di fare il punto sullo stato dell’arte delle due leggi regionali: la n. 14 del 2019 (Testo unico in materia di legalità, regolarità amministrativa e sicurezza), che nasce proprio dal lavoro svolto nella passata legislatura dalla Commissione sulla Criminalità pugliese e la n. 25 del 2015 (Misure di prevenzione, solidarietà e incentivazione finalizzate al contrasto e all’emersione della criminalità organizzata e comune nelle forme dell’usura e dell’estorsione). Per comprendere se si è data attuazione a tutti gli organismi previsti abbiamo, perciò deciso di convocare in audizione gli attuatori: il segretario generale della Presidenza della Regione, Roberto Venneri, e il direttore (da poco in pensione) della Sezione Sicurezza del Cittadino, Politica per le migrazioni e antimafia sociale, Domenico De Giosa.
“Infine, un’attenzione particolare, così come è stato richiesto da alcuni componenti, vogliamo darla, come commissione, ai ragazzi e alla Scuola per la prevenzione di fenomeni come quello del bullismo”.