“Il versante orientale della provincia di Taranto continua ad essere ridimensionato anziché potenziato: da anni i pazienti dializzati sono costretti a recarsi a Taranto e all’ospedale Giannuzzi di Manduria per ricevere la prestazione sanitaria necessaria, poiché il centro dialisi di Torricella è stato chiuso e, a quanto pare, nessun intervento istituzionale locale è servito ad ottenerne la riapertura”.
Lo dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, che prosegue: “Rammento che nel 2018, attraverso una deliberazione di Giunta regionale, la n.1679 del 26/9/2018, veniva istituita una nuova Organizzazione della rete Nefrologica – Dialitica e Trapiantologica Pugliese denominata ReNDIT, allo scopo di regolamentare questo servizio sanitario così importante ed indifferibile. Proprio una di queste norme obbligava al rispetto del limite massimo di 25 km di percorrenza per raggiungere i posti rene. Nell’agosto 2021 la società Nephrocare Spa, gestore del Centro Dialisi SS Medici, decise unilateralmente di chiudere il Centro dialisi di Torricella. Nello specifico, 8 posti rene che fino al 1 agosto insistevano nel Comune di Torricella”.
“La sottoutilizzazione di altri Centri Dialisi della provincia di Taranto – evidenzia Perrini – non può autorizzare la Regione Puglia a cancellare i posti rene in un ambito territoriale molto vasto come quello n.7, dove invece vi è necessità. Il Presidio Ospedaliero di Manduria non è in grado di soddisfare le esigenze dell’utenza, nonostante la Asl di Taranto abbia richiesto un aumento di fabbisogno con atto ufficiale al Dipartimento Salute della Regione Puglia”.
“Per tale ragione – conclude Perrini – ho protocollato una lettera indirizzata all’assessore alla Sanità, Palese e al Direttore del Dipartimento Promozione Salute della Regione Puglia, Montanaro, affinché trovino soluzioni utili ai pazienti dializzati costretti a trasferte dolorose in altri centri. Nelle prossime ore solleciterò il sindaco del Comune di Torricella a farsi portavoce in Consiglio comunale. Bisogna che tutti i sindaci del versante orientale della provincia di Taranto facciano fronte comune su questa importante vicenda”