Qui di seguito una dichiarazione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini
“Questa mattina ho effettuato un sopralluogo presso l’ospedale di Martina Franca. Già la scorsa settimana avevo chiesto alla ASL di Taranto di fermare il Piano di riordino Covid presentato in fretta e furia dopo lo scoppio dell’emergenza, per elaborarlo razionalmente dopo aver effettuato sopralluoghi congiunti con i tecnici. Invece, la fretta della ASL di dover rispondere ad Emiliano elaborando un Piano di riordino sanitario nel giro di 48 ore facendo uscire dal cilindro 500 posti letto, ha prodotto una situazione sciagurata e pericolosa che va fermata immediatamente.
“Era il 13 novembre quando scrivevo richiesta ufficiale al direttore generale della ASL Stefano Rossi per fare insieme un sopralluogo. Alla fine questa mattina l’ho fatto da solo. E se prima ero scettico all’apertura di reparti Covid all’ospedale di Martina Franca, ora che ho visto con i miei occhi lo stato in cui versa sono totalmente contrario.
“Quello di Martina in questo momento non è un ospedale, ma un cantiere,
anzi almeno dieci cantieri con operai che lavorano in mezzo ai reparti. Ho redatto un dossier fotografico che ho consegnato al prefetto di Taranto, al direttore generale della ASL, all’assessore Pierluigi Lopalco, e a Michele Emiliano. Visto che vanno in televisione a parlare degli ospedali della Puglia senza visitarli, ora glielo faccio vedere almeno in fotografia.
“L’ospedale di Martina Franca ha un unico accesso, e non è possibile separare i passaggi Covid e non. A meno che non si voglia rischiare, come già successo all’ospedale di Castellaneta, che ricoverati per altre patologie prendano il Covid in ospedale. Ribadisco come disse Lopalco l’opportunità di hub esclusivamente Covid, in luogo di ospedali promiscui.
“Ma oltre ai dettagli sanitari a Martina la difficoltà è soprattutto tecnica. Per questo avevo chiesto un sopralluogo congiunto al direttore generale. Si fa prima a costruire un padiglione ex novo esterno, idea che diedi al Moscati e che è stata accolta e realizzata rilevandosi intelligente.
“Ho letto anche l’assessore regionale Donato Pentassuglia si è dichiarato contrario al reparto Covid a Martina, faccio appello dunque anche a lui a collaborare insieme per fermare immediatamente questi lavori. Si fermi tutto e si trovi tecnicamente una soluzione più adeguata. Se nella prima ondata abbiamo cancellato responsabilità ed errori dovuti all’emergenza imprevista, questa volta le colpe non potranno non avere nomi e cognomi.
“Ricordiamo che purtroppo oltre ai positivi, i contagi portano anche morti”.