La Puglia sceglie Bonaccini: ma Schlein si afferma, un po’ a sorpresa, a Lecce e Taranto. E’ questo il dato finale della corsa alle primarie del Partito Democratico nelle sei province pugliesi.
Su un totale di 17101 voti espressi in tutta la regione il presidente dell’Emilia Romagna Bonaccini, sostenuto tra gli altri dal presidente della Regione Emiliano, dal sindaco di Bari Emiliano e dai deputati Lacarra e Pagano trionfa con 8902 voti e il 52%.
Elly Schlein si ferma al 39,2% con 6715 preferenze: molto distanti Gianni Cuperlo con 952 e il 5,6% e Paola De Micheli con 532 voti e il 3,1%.
Scandagliando il dato provincia per provincia l’affermazione più forte per Bonaccini arriva da Bari con il 66,4%, BAT con il 60,9% e Foggia con il 60,3%. Vittoria anche a Brindisi dopo un testa a testa: Bonaccini si ferma al 33,1% con un vantaggio ristretto su Schlein con il 30,7% e De Micheli che a sorpresa registra il 30,4%, uno dei dati più alti d’ITalia.
Netta affermazione di Schlein, invece, nel Salento: a Lecce la candidata alla segreteria ha staccato Bonaccini di quasi 20 punti, 56,6% contro 37,1%, grazie al sostegno forte della coordinatrice della mozione, Loredana Capone, di Francesco Boccia e all’ingresso in forze nel partito del tesserati di Articolo 1.
Ribaltato rispetto alle proiezioni anche il dato di Taranto: Schlein, sostenuta nel territorio jonico dal consigliere regionale Michele Mazzarano, vince con il 51,5% sovvertendo le previsioni. Bonaccini si ferma al 42,3%.
IL COMMENTO DI MAZZARANO
“Neanche in Puglia c’è una vittoria straripante di Stefano Bonaccini come era stato preconizzato all’inizio di questo congresso”. Così il Consigliere regionale del Partito Democratico Michele Mazzarano.
“Si disse che gli iscritti al Pd avrebbero avuto una reazione di rigetto verso la candidatura di Elly Schlein vivendola come un corpo estraneo. Dai numeri non solo non si evince la reazione di rigetto, ma anzi emerge un sentimento di adesione alle sue idee, e il senso di speranza che queste evocano, che può persino crescere smisuratamente nell’appuntamento aperto delle primarie del 26 febbraio”.
“Elly Schlein – prosegue Mazzarano – vince a Lecce e a Taranto offrendo l’idea di un Pd pugliese tutt’altro che monolitico. Il partito pugliese ha divergenze nette sull’identità del nuovo Pd e sulle scelte ideali di fondo, com’è giusto che sia, ma ha avuto la responsabilità e la forza di scegliere unitariamente i gruppi dirigenti locali, il segretario regionale e i segretari provinciali, dimostrando così il grande senso di maturità della nostra comunità”.
“Ora – conclude la nota – è necessario un profondo lavoro di ascolto e partecipazione anche fuori dalle nostre sedi di partito, perché le elezioni primarie del 26 Febbraio siano una grande festa democratica e per consentire a tanti elettori, simpatizzanti, iscritti di aprire una nuova pagina nella storia del Partito Democratico”.