PARITA’ DI GENERE, LA REGIONE NON APPROVA LA LEGGE

ERA L'ULTIMA SEDUTA, ORA INTERVERRA' IL GOVERNO. CLIMA TESO, LA RABBIA DI EMILIANO

Nonostante i ripetuti richiami del Governo a porre rimedio, nell’ultima seduta della legislatura il Consiglio regionale della Puglia non riesce a cambiare la legge elettorale per introdurre la preferenza di genere (doppia preferenza uomo-donna). Alle ore 1,30 della scorsa notte, la seduta é stata sciolta dal presidente dell’assemblea, Mario Loizzo, per mancanza del numero legale. Adesso – come annunciato giorni fa sia dal premier Giuseppe Conte, che dal ministro delle Autonomie regionali, Francesco Boccia – sarà il Governo ad intervenire.

Per il capogruppo Pd, Paolo Campo, che ha criticato i 2mila emendamenti presentati dal centrodestra alla legge elettorale, “è meglio affidarsi a quanto il Governo nazionale farà, sostituendosi al Consiglio regionale in tema di doppia preferenza di genere”.
Secondo il capogruppo di Forza Italia, Nino Marmo, è stata invece la maggioranza a respingere la proposta di mediazione “proposta dalle opposizioni: ritiro di tutti gli emendamenti, approvazione immediata della doppia preferenza di genere, conferma del 60% della presenza massima di un genere rispetto all’altro con il mantenimento della ammenda pecuniaria che si inasprisce con l’inammissibilità delle liste a decorrere dalla dodicesima legislatura” (quella chiusasi la scorsa notte è invece la decima).

Il governatore Michele Emiliano ha attaccato il centrodestra “nel fingere di volere la doppia preferenza e presentare 2mila emendamenti senza senso che mirano a bloccare la norma”. “Ho perso la calma – ha aggiunto Emiliano – come mi capita quando mi indigno e guardo in faccia a qualcuno che anziché fare il proprio dovere, dire sì o no alla doppia preferenza di genere, prende in giro la mia gente, la parte che ha più difficoltà ad entrare in Consiglio regionale, cioè le donne”.
“Mi assumo la mia responsabilità – ha detto Emiliano – nel non essere riuscito in questi cinque anni ad indurre il Consiglio a votare una legge che consenta la parità di genere. Una vergogna”. Per l’assessore regionale Loredana Capone, quanto accaduto “dimostra come questo Consiglio non fosse in grado di legiferare sulla doppia preferenza, non lo fosse per l’opposizione ma, evidentemente, anche per la maggioranza.
Ora ci aspettiamo che il Governo mantenga quello che ha detto – ha aggiunto Capone riferendosi all’introduzione da parte dell’esecutivo della doppia preferenza – trasformando quest’obbligo in realtà”. Molto teso il clima nel Consiglio regionale della Puglia.
Prima dello scioglimento della seduta, approvato con voto segreto (28 voti a favore e 19 contrari) l’emendamento  di modifica dell’articolo 6 della attuale legge elettorale, che aggiunge alle cause di ineleggibilità anche “i soggetti nominati a qualunque titolo nella task force della Regione Puglia, che siano alle dirette dipendenze della stessa o che abbiano stipulato contratti di consulenza o collaborazione”.
​Una norma approvata per sbarrare la strada alla candidatura nel Consiglio della Puglia di Pierluigi Lopalco, l’epidemiologo scelto da Emiliano per guidare la task force Covid 19. Candidatura annunciata da Emiliano, che lo ha proposto come assessore alla Sanità in caso di vittoria, confermata dallo stesso Lopalco ma nettamente avversata dal centrodestra. (AGI)

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