OSPEDALE SAN CATALDO, IL 3 LUGLIO NUOVA AUDIZIONE ALLA REGIONE PUGLIA

Perrini (FdI): "Ora serve un coordinatore per decidere cosa serve per avviare l'ospedale"

Qui di seguito una dichiarazione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini.

“Sul nuovo ospedale di Taranto si stanno spendendo più parole che mattoni… Lunedì prossimo, 3 luglio, del San Cataldo torneremo nuovamente a parlare in Commissione Bilancio e nuovamente riascolteremo l’assessore Palese, il direttore di Dipartimento Montanaro, il direttore generale della Asl Colacicco, i direttori dei lavori e del RUP. rispetto a questi ultimi io sono sovente dire che stanno più in via Gentile a Bari che sul cantiere a Taranto. Ma va bene così, meglio monitorare passo passo il completamento, ma lunedì è un altro il problema che voglio porre, perché non sia troppo tardi, poi, trovare la soluzione. Sento dire che per dotare il San Cataldo di tutto il personale necessario si sta pensando di trasferire operatori sanitari dall’ospedale Moscati che quindi sarebbe destinato alla chiusura perché l’oncologia sarebbe trasferita nel nuovo nosocomio. Un errore clamoroso! Intanto perché a oggi si sono spesi 30 milioni di euro per i vari interventi strutturali, ma perché il Moscati deve diventare, ed essere anzi potenziato, come Polo oncologico che deve servire non solo Taranto, ma tutto il Salento. Depotenziarlo, anzi chiuderlo sarebbe davvero una sciocchezza madornale compiuta anche perché non vi è chi sta, in questo momento, coordinando tutte le operazioni necessarie all’apertura del San Cataldo. Percepisco una sorta di scollamento fra Bari (assessorato e dipartimento) e ASL di Taranto per cui oltre a un rimpallo di responsabilità, vi è anche una mancanza di coordinamento. C’è bisogno di qualcuno che prenda in mano le redini della situazione con pieni poteri e questo ruolo potrebbe svolgerlo il direttore generale Gregorio Colacicco

che conosce bene tutta la vicenda dall’inizio. Lo dico da consigliere regionale di opposizione, ma soprattutto come tarantino che vuole che davvero si vada oltre le tante parole, se davvero vogliamo che l’ospedale sia inaugurato quanto prima”.

Primopiano