“La continua assenza di risposte alle mie interrogazioni e mozioni (soprattutto quella sull’inserimento di Taranto nel percorso delle vie Francigene) non mi mette nelle condizioni di poter svolgere al meglio il mio mandato di consigliere regionale. Per questo motivo oggi abbandono i lavori del Consiglio regionale dal momento che non ritengo garantito il mio ruolo”.
Breve ma circostanziato, così Gianni Liviano, consigliere regionale del gruppo Misto, nel suo intervento in Aula, in avvio dei lavori del Consiglio regionale. Un intervento che dà seguito a quanto annunciato nei giorni scorsi dal consigliere regionale tarantino non più disposto a tollerare l’attuale situazione in seno al consiglio regionale e a concedere sconti. L’elenco di interrogazioni ancora in attesa di risposte è lungo.
Si parte, infatti, dal 4 agosto 2016 con l’interrogazione riguardante lo scorrimento della graduatoria del concorso per dirigente amministrativo Asl per arrivare a quella del 6 novembre 2017 circa l’impianto fognante a servizio degli abitanti di Lama-San Vito-Carelli per non parlare di quella datata 25 gennaio 2018 circa il mancato inserimento di Taranto all’interno del protocollo d’intesa con l’Associazione europea delle vie Francigene che faceva seguito alla mozione presentata il 2 agosto 2016 poi approvata all’unanimità il successivo 25 ottobre. “E nonostante l’approvazione – ha sottolineato Liviano nel suo intervento – la Regione non ha inserito Taranto all’interno del cammino delle vie Francigene tanto che in data 9 marzo 2017 e, poi, il 25 gennaio di quest’anno, ho richiesto via email all’assessore Capone le ragioni di questa scelta senza ricevere risposta alcuna”.
Situazione, questa, che ha portato il consigliere Liviano a diffidare simbolicamente, lo scorso 7 marzo, il presidente del consiglio regionale, Mario Loizzo, e il presidente della Giunta, Michele Emiliano, per le rispettive competenze, a ricevere le risposte richieste.
Dulcis in fundo la richiesta, anche questa rimasta inevasa, fatta che il 13 marzo scorso, di accesso agli atti circa l’ampliamento del terzo lotto della discarica La Torre Capranica, in agro di Grottaglie, e la probabile acquisizione da parte della Regione della discarica Vergine, isola amministrativa di Taranto. “Anche in questo caso – ribadisce Liviano – non ho ricevuto alcuna risposta”.
Addio definitivo alla maggioranza? “Il prossimo 4 aprile c’è il vertice di maggioranza convocato dal presidente Emiliano”, spiega Liviano. “Sarà l’occasione – conclude il consigliere regionale tarantino – per valutare e capire se davvero il presidente Emiliano Intende rilanciare l’azione di governo attraverso un cronoprogramma condiviso, e che coinvolga tutti, per puntare davvero ad un’azione di rilancio della Puglia e, per quanto mi riguarda, di Taranto e della sua provincia. Se così non dovesse essere, trarrò le conclusioni del caso”.