“NO ALL’AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA ITALCAVE”

La ferma presa di posizione degli Amici di Beppe Grillo di Taranto e Statte

Dopo gli arresti relativi alla discarica di Grottaglie, la questione della gestione dei rifiuti resta più vica che mai. Di seguito un comunicato stampa degli Amici di Beppe Grillo di Taranto e Statte che pubblichiamo integralmente:

E’ ormai noto come la situazione ambientale del territorio tarantino sia martoriata, soprattutto nel tratto compreso tra i comuni di Taranto e Statte, dove è presente una concentrazione di attività industriali spaventosamente inquinanti. Parliamo dell’Ilva, ma non solo, visto che, imputata ad una situazione di grave impatto ambientale, c’è anche la Contrada La Riccia-Giardinello, dove sorge la mega-discarica per rifiuti non pericolosi “Italcave”.

È una delle discariche che, nella provincia di Taranto, rappresenta il luogo di conferimento della stragrande maggioranza dei rifiuti pugliesi.

 

Da quando la Regione Puglia ha deciso di centralizzare la gestione dei rifiuti regionali (istituendo nel 2016 un Ambito Territoriale Ottimale ATO unico regionale), la provincia di Taranto è diventata la discarica d’Italia. Ed infatti i dati Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) lo dimostrano, perché indicano che, nel 2016,  su un totale di 1 milione e mezzo di tonnellate di rifiuti urbani e speciali smaltiti in tutta la Regione, ben 1,3 milioni vengono smaltiti nel Tarantino.
Ed in queste settimane ne stiamo avendo una dimostrazione lampante!

 

In un assordante silenzio, infatti, si sta realizzando l’ennesimo ampliamento della discarica di rifiuti speciali “Italcave”, che insiste sul territorio Taranto-Statte. In che modo? E’ presto detto.

Per ottemperare ad una prescrizione dell’AIA riferita all’intera discarica (I, II e III lotto), rilasciata dalla Provincia di Taranto nell’aprile del 2018 che prevede, tra i vari adempimenti per Italcave, anche quello di presentare uno studio sugli assestamenti dei lotti di discarica e sul ruscellamento delle acque meteoriche sulla superficie della stessa, i gestori della discarica “incriminata” presentano uno studio in cui viene proposto di creare una pendenza del 3% per favorire, appunto, il suddetto ruscellamento delle acque meteoriche.

 

E tutto potrebbe tranquillamente scorrere come questo flusso non penetrante di acque piovane, se non fosse che questa pendenza sia stata genialmente progettata tirando su, intorno al I e II lotto della discarica, un bordo perimetrale alto svariati metri dentro il quale si intendono conferireulteriori 2 Mln di mc di rifiuti speciali che proverranno dall’intera Regione Puglia.

Paradossale è quindi che, per conseguire gli obiettivi di qualità ambientale, si proponga di aumentare del 30% la volumetria dei lotti che, tra l’altro, avrebbero dovuto essere chiusi, e addirittura su un’area ad alto impatto ambientale, così com’è il SIN di Taranto.

 

In pratica Italcave, riempiendosi di altri 2 milioni di mc di rifiuti, non solo riesce ad ottemperare ad una prescrizione AIA, ma lo fa anche rispettando le nuove normative comunitarie e nazionali e utilizzando le migliori tecnologie disponibili (cosiddette BAT)!

 

Ma è davvero abbandonato il nostro territorio all’ingordigia di gestori “acchiappatutto” e alla negativa solerzia di una Regione Puglia che tanto si impegna affinché Taranto, con la sua provincia, assurga al ruolo di “Polis Immonda”?

Eppure uno scatto di dignitoso orgoglio la nostra cara Regione lo ha avuto quando, durante la seconda conferenza dei servizi tenutasi presso la Provincia di Taranto il 26 febbraio scorso, fa pervenire una nota con la quale si oppone al progetto!

Ma è davvero strano però che, contestualmente, i rappresentanti di Italcave rispondano alla suddetta nota, affermando che la Regione non può cambiare idea senza addurre ulteriori motivazioni, poiché si era già espressa favorevolmente con una precedente nota datata 7 dicembre 2018, in cui affermava che “…nella documentazione prodotta il proponente dimostra la compatibilità con gli obiettivi di qualità e la non esistenza di alternative localizzative e/o progettuali”.

E non solo!

I rappresentanti di Italcave  ricordano inoltre alla Regione che lo scorso 6 febbraio è stato stipulato tra Italcave, AGER e Regione Puglia un Accordo di Programma in materia di conferimento di rifiuti speciali in discarica che ha visto prevalere un particolare “apprezzamento dell’interesse pubblico sotteso all’attività di gestione di rifiuti per far fronte al fabbisogno regionale”.

 

Ed ecco quindi che emerge chiaro e lampante il doppiogiochismo della Regione Puglia a guida diMichele Emiliano in tema di smaltimento di rifiuti regionali: da un lato si oppone fuori tempo massimo con giravolte di facciata che non hanno nessun effetto sul procedimento amministrativo, dall’altro lato decide con atti veri e concreti, quali il suddetto Accordo di Programma dello scorso 6 febbraio, che Taranto con le sue discariche deve diventare hub dei rifiuti per far fronte al “fabbisogno regionale”. In parole povere, Emiliano vuol far diventare Taranto (e provincia) la mega discarica della Puglia!

 

E, dulcis in fundo, anche il Comune di Taranto con il suo primo cittadino, Rinaldo Melucci, non fa una bella figura, dato che, dal verbale della conferenza, prendiamo atto che non esprime un vero parere, ma semplicemente evidenzia che “…allo stato non possono considerarsi esaustive le valutazioni effettuate dal gestore ai fini del favorevole accoglimento dell’istanza di che trattasi, con particolare riferimento allo studio di ulteriori soluzioni riguardo i materiali di riempimento”.

Praticamente, il Comune di Taranto non ha espresso in modo chiaro ed inequivocabile un parere sfavorevole, in quanto ritiene semplicemente non esaustive le valutazioni di Italcave, prendendo così tempo e lasciando, in buona sostanza, la porta aperta.

Il MeetUp Amici di Beppe Grillo Taranto sostiene invece vigorosamente le stesse perplessità riguardo i materiali di riempimento necessari alla creazione della pendenza funzionale al ruscellamento delle acque meteoriche, riempimento che di certo non può essere realizzato con milioni di tonnellate di rifiuti!

Che dire poi del Comune di Statte che, nel suo parere sfavorevole del 26 febbraio scorso, tra le sue osservazioni chiede ad Italcave di presentare una serie di progetti e di iniziative con contenuto patrimoniale, alle quali la società risponde negativamente, in quanto sono misure che non hanno carattere di compensazione o di mitigazione ambientale? Come a dire che, se Italcave offrisse doni al Comune di Statte, il parere potrebbe diventare favorevole! Lasciamo ai lettori ogni commento.

Per quanto esposto, oltre al Meet Up Amici di Beppe Grillo di Taranto, anche il Meet Up di Statte stigmatizza fortemente il comportamento della Regione Puglia, della Provincia e del Comune di Taranto, che nei fatti non tutela gli interessi dei cittadini di Taranto e dei comuni limitrofi, in particolare per quanto riguarda la salute e la tutela delle componenti ambientali di questo territorio già ampiamente martoriato nello sfruttamento delle proprie risorse naturali.

 

E ancor più forte arriva questo grido di allarme dopo le recentissime vicende giudiziarie che vedono coinvolti l’ex presidente della Provincia di Taranto, Martino Tamburrano, ed una serie di soggetti, tra cui dirigenti tuttora responsabili delle procedure per l’autorizzazione dell’ampliamento dei lotti I e II della discarica  Italcave.

Pertanto, i due Meet Up chiedono ai suddetti Enti Locali di pronunciarsi con fermezza e in modo chiaro ed inequivocabile, rilasciando parere totalmente sfavorevole alla proposta di ampliamento prodotta da Italcave, ponendo in essere, fin da ora, quanto in loro potere per bloccare l’avanzamento dell’iter concessorio.

Intanto, i Meet Up di Taranto e Statte provvederanno ad informare tutti i cittadini interessati alla problematica ambientale con due giornate di volantinaggio, sabato 23 marzo in piazza della Vittoria a Taranto (dalle ore 17:30) e domenica 24 marzo nella Biopiazza di Statte (dalle ore 9:30).

 

Meet Up  Amici di Beppe Grillo Taranto

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