MUSICA NEI LOCALI, CONFRONTO SERENO TRA COMUNE E CONFCOMMERCIO

Verrà emanata un'ordinanza di precisazione

Un territorio che punta sulla diversificazione della sua economia e sullo sviluppo del turismo anche attraverso servizi per  l’intrattenimento serale e notturno offerti dai pubblici esercizi, dall’altra parte cittadini  che rivendicano il diritto alla qualità  dell’ambiente urbano ed alla quiete notturna  e che chiedono che tale diritto sia garantito. All’Amministrazione comunale il non facile compito di armonizzare queste due legittime esigenze e ottenere un quadro completo degli esercizi autorizzati per un controllo del territorio più efficace.

 

E’ questo il tema al centro di un percorso di confronto tra Comune di Taranto e Confcommercio– presenti: l’assessore alle Attività produttive, Gianni Cataldino, il comandante dei VVUU, Michele Matichecchia, il consigliere Piero Bitetti e per l’associazione la presidente di FipeBar, Francesca Intermite, il presidente di FipeSilb, Gianluca Piotti ed il direttore, Angelo Colella-   nel quale si è discusso in modo approfondito della recente ordinanza sindacale di disciplina delle  attività di diffusione sonora negli spazi pubblici ed aperti al pubblico.

 

Un confronto sereno incentrato sulle ordinanze emesse che hanno un obiettivo comune per tutti gli intervenuti: trovare un equilibrio tra i contrapposti interessi  dei locali di somministrazione di cibo e bevande che organizzano piccoli intrattenimenti musicali e le pressioni dei residenti e degli ospiti delle  strutture ricettive, in qualche caso eccessivamente intolleranti,  ma non di rado sottoposti ad un vero e proprio pressing acustico, soprattutto nella stagione estiva quando la maggior parte delle attività (pub, birrerie, night bar etc.), che organizzano piccoli intrattenimenti musicali, portano all’esterno le loro attività prolungando la musica sino a tardissima  ora.

 

Come, allora, contenere entro limiti accettabili l’eventuale disturbo alla quiete notturna determinato dalla musica e più in generale dal prolungamento dell’orario di chiusura serale dei locali, senza rinunciare al ruolo sociale ed economico della animazione?

L’ordinanza sindacale è il punto di partenza e, condiviso lo scopo comune, vi è da parte dell’Assessorato – dopo il confronto con le categorie che ne hanno espresso l’esigenza  – ampia disponibilità a emettere una nota esplicativa che renda più chiari alcuni passaggi della stessa, nata con l’obiettivo di contenere entro i limiti di tollerabilità l’eventuale impatto sonoro e nel contempo favorire le imprese del settore impegnate ad animare il territorio attraverso l’offerta di servizi per l’intrattenimento. Si è convenuto inoltre, su proposta delle categorie, di semplificare al massimo le procedure burocratiche per gli esercizi che vogliano fare musica. Tali disposizioni per i pubblici esercizi saranno emanate in maniera compiuta attraverso una circolare di specificazioni che sarà diramata nelle prossime ore.

Per quanto concerne infine  le attività musicali organizzate dalle  discoteche e spiagge, non coinvolte da questa ordinanza, saranno oggetto di  una ordinanza sindacale  ad hoc.

 

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