«Sono pronto a staccare la spina dei Giochi del Mediterraneo». Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci alza i toni nello scontro con Massimo Ferrarese, commissario straordinario per le opere dei Giochi. Le frasi di Melucci sono state confermate a Quotidiano da Elio Sannicandro, direttore generale di Asset Puglia. «Staccare la spina significa rescindere il contratto, rinunciare ai Giochi, ma questo penso potrà avvenire a settembre se non si sblocca la situazione economica. Con questo grande ritardo del Governo a erogare i finanziamenti previsti, si rischia una figuraccia internazionale. Che nell’ordine la fanno la città di Taranto, la Regione Puglia, che ha firmato a garanzia, il Governo e lo Stato italiano».
«I Giochi – continua Sannicandro – sono in capo al comitato organizzatore che è presieduto dal sindaco di Taranto. Il commissario è incaricato dal Governo di gestire i soldi del Governo. E su questo lo Stato, il Governo, per carità possono aver diritto visto che sono soldi loro. La riunione con i comuni, che era un aggiornamento di quella di lunedì, doveva servire a chiarire aspetti equivoci che il commissario, così come il Governo, non chiarisce: chi sono i soggetti attuatori? Nella formulazione precedente, concordata col Governo Draghi ed era pronto il Dpcm di finanziamento, i soggetti attuatori erano i Comuni. Ora il commissario dice attraverso la stampa che è lui l’attuatore. Ci vogliamo allora sedere e vedere come organizzare? I progetti esecutivi chi li fa? Non si possono fare se non c’è copertura finanziaria. Questo vogliamo chiarire. Il commissario invece non si presenta. Nè lunedì a Taranto, né col presidente della Regione a Bari e con i sindaci poi a Taranto. Ma quale è la difficoltà? I soldi quando arrivano?».
PERRINI RISPONDE: “SI GIOCA ALLO SFASCIO”
“Ma quando si gioca a sfasciare bisogna avere la memoria lunga e ricordarsi di quanto detto e scritto quando il ‘pallone’ dei Giochi era in loro mano. Un esempio? Il 12 aprile scorso quando Sannicandro era il direttore del Comitato, e quindi aveva il coordinamento di tutto, ai Comuni scriveva (e minacciava) che dovevano realizzare i progetti con i fondi propri, pena l’esclusione dal masterplan (allega la lettera, ndr). Oggi che è stato commissariato, e il coordinamento è passato nelle mani di Ferrarese, rilascia interviste nelle quali dice che ‘i progetti esecutivi non si possono fare se non c’è copertura finanziaria”. Sannicandro deve spiegare perché con lui i Comuni li dovevano mettere di tasca propria (cos? come hanno fatto alcuni che hanno già trasmesso i progetti) e ora per altri si devono aspettare i soldi del Governo? A che ‘gioco’ sta giocando Sannicandro e gli altri?
“E allora l’ennesimo invito che rivolgo – a chi ama Taranto e vuole davvero realizzare i Giochi e non preparare campagne elettorali – è a impegnarsi (ognuno nel proprio ruolo e con le proprie competenze) a lavorare seriamente tutti insieme: qui in ballo ci sono I Giochi del Mediterraneo non il Teatrino della politica!”